IL TARTALEPRE

Un nostro ?storico? insigne barese, ci propone questa rubrica per svegliare le menti lente baresi...vi siete ripresi? info@testieumori.it fax 080-5230063 Si corre unicamente perch? la corsa e l?unica forma di vita rimanere fermi sarebbe impossibile a chiunque Gli artefici del rilancio della politica meridionale, si ripete stancamente nei convegni, nelle tavole rotonde (ed in quelle apparecchiate e imbandite), devono essere i meridionali. Ma dove sono e cosa fanno questi benedetti meridionali? Dov`? il loro coraggio? Cercare di scoprirne il carattere, di affidargli una identit?, una qualit? prevalente, un vizio, una virt?, non ? facile. I meridionali sono i veri campioni dello pseudo coraggio, dell`avanzata francese e della ritirata spagnola. Tipologicamente, nella fauna meridionale, potremmo dire che i meridionali hanno due volti: quello della lepre e quello della tartaruga. Il Tartalepre ? un animale pi? complesso del camaleonte. E` il dottor Tartalepre, il ragionier Tartalepre pi? che il Don Tartalepre. Nell`animo del meridionale si combattono due opposte tendenze, due opposte qualit? che appartengono zoologicamente alla lepre ed alla tartaruga: l`intelligenza come intuizione, come scatto, come scintilla; la pigrizia, la lentezza nello svolgimento delle sue cose, dei suoi problemi.. La storia del Sud ? fatta di intuizioni poche volte sfruttate e di lentezze compiaciute. I meridionali hanno lo slancio della lepre e il passo della tartaruga. Politici e imprenditori meridionali partono alla Mennea, pi? veloci della lepre, ti promettono mari e monti; facili all`entusiasmo, ti battono affettuosamente la mano sulla spalla e poi, d`un tratto e di colpo, si bloccano chiudendosi nel guscio della tartaruga. Il fenomeno dello pseudo coraggio dei ?collezionisti di banconote? meridionali ? micidiale, frenante, ripulsivo, raggelatore. Quanti progetti ambiziosi, programmi di lavoro, promettenti iniziative, vanno in fumo! Quante riunioni, dichiarazioni programmatiche, assemblee vociferanti lasciano nel Sud il tempo che trovano! Ad un Nord che, bene o male, continua ad avanzare sfruttando i capitali, le risorse, e le intelligenze del Sud, lo pseudo coraggio, delle lepri tartarughe meridionali, contrappone la stasi frenante ed umiliante. Si torna indietro, sempre: il gioco della rivalit?, dell`invidia e della maldicenza, mortifica la coscienza degli uomini liberi, il gioco delle tartarughe le uccide. Pur stando ferme le lepri tartarughe si moltiplicano nell`inerzia da romanzo di Gonciarov : la lotta gigantesca del non far niente (perch? tanto chi me lo fa fare) di scribi e apatici Oblomov, riesce a compiere capolavori. I Tartalepre si chiudono nel guscio della tartaruga, come in una cassaforte. Coraggio, dunque! Giovani meridionali : trasformatevi tutti in segugi e levrieri: mettete pepe di Caienna nel culo delle vostre lepri e fatele correre, correre, correre?fino alla morte per affaticamento.