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IL FRONTE DEI NO.. vs Tav si

Dai Cpt alla Tav, l`opposizione della societ? civile
di Beppe di Vietri
No Tav
Quella del gruppo ?No Tav? non ? la solita storia dei romani e dei galli di Asterix riproposta con scambio di ruoli, visto che i costruttori sono francesi, bens? si tratta di un movimento popolare che vede come primo avversario proprio il governo italiano che non ha agito in maniera corretta, non tutelando gli interessi dei propri cittadini. L`intervento per la realizzazione della Tav in Valsusa creerebbe, infatti, un fortissimo impatto dal punto di vista ambientale ed ecologico in un ecosistema di per s? molto fragile quale quello delle valli alpine. La realizzazione di un tunnel di 57 km in una piccola valle che termina con un altro enorme traforo, quello del Frejus, la realizzazione di un`ulteriore linea ferroviaria che seguirebbe un percorso diverso da quello delle ferrovie gi? esistenti e che comunque non saranno rimosse, sono considerate come un eccessivo deturpamento del paesaggio. Inoltre numerosi sono i dubbi sollevati sulle valutazioni d`impatto ambientale effettuate che non hanno minimamente coinvolto le amministrazioni e le autorit? competenti a livello locale. E qui la crisi della Tav assume un nuovo aspetto che la dice lunga su quanto il processo di costruzione della propria identit? sia avanzato tra i valsusini cos? lontani, purtroppo, dalla nostra Bari. Infatti i sindaci e gli amministratori di tutti i comuni della valle, in maniera trasversale ad ogni partito politico, si sono allineati con i contestatori, ambientalisti e no global ma soprattutto semplici cittadini spaventati nel vedere la propria valle violentata per l`ennesima volta. Ben quarantuno sono i sindaci della Valsusa e tutti insieme, che fossero di destra o di sinistra, hanno lottato, marciato, occupato strade e ferrovie protestando, facendo sentire la propria voce, organizzando addirittura uno sciopero generale in tutta la valle senza l`appoggio dei sindacati confederati! I risultati ci sono stati. Solo dopo alcune cariche della polizia e le giustamente aspre polemiche, per?, il governo ha ammesso di non aver coinvolto le autorit? locali in un incontro ufficiale con i sindaci. L`esito ? stato un immediato blocco dei lavori fino al prossimo maggio 2006, la costituzione di un osservatorio tecnico indipendente con compiti di vigilanza ambientale, la formazione di un tavolo delle istituzioni locali e nazionali per le trattative sulle eventuali modifiche da apportare al progetto che comunque dovr? subire una nuova valutazione d`impatto ambientale. Insomma senza doppi sensi politici permettetemi di dire ?l`unione fa la forza?!
Tav Si
Il progetto della Tav (treno ad alta velocit?) rientra nelle politiche dei corridoi dell`Unione europea per favorire la circolazione delle merci e delle persone tra gli stati membri. La linea interessata ? la Lione-Torino che fa parte del corridoio cinque, posta sull`asse nord-sud dell`Ue. Questo ? ci? che ? stato progettato ma i realizzatori si sono dovuti scontrare, anche fisicamente purtroppo, con l`ostilit? di un folto gruppo di persone, gli abitanti di una piccola valle alpina, la Valsusa che sar? attraversata dalla nuova linea della Tav. I sostenitori di questo progetto, tra cui il governo italiano al gran completo in prima fila, vedono in esso solo una grandissima occasione da cogliere al pi? presto per lo sviluppo del nostro paese e della regione Piemonte in particolare, colpita con estrema durezza dalla crisi del settore automobilistico. Per il fronte del s?, la Tav ? un treno da prendere al volo per affrancarci finalmente, dicono, dalla schiavit? del trasporto su gomma su cui l`Italia del dopoguerra punt? tutto, per favorire lo sviluppo -e qui la storia dimostra il proprio senso dell`umorismo- proprio di quel Piemonte che lavora e che allora trainava l`economia della neonata repubblica con la sua Fabbrica Italiana Automobili Torino. Il confronto partito a fine ottobre, per?, ha spiazzato tutti coloro che lavoravano a questo nuovo progetto in quanto si sono ritrovati a dover arginare una fortissima opposizione, imprevista da chi crede di agire nel bene della collettivit?.
 




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