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Critichì |
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Beni Pubblici, utilizzarli o venderli?
Con questo titolo inizia una lettera firmata da una cinquina di personaggi agguerriti un?attacco frontale alle istituzioni che sprecano e sono ricoperte da privilegi.
La Giunta comunale di Bari ha annunciato di volere vendere i beni pubblici per fare cassa e per questo ha inserito nel proprio bilancio la vendita dello storico edificio dell?ex Albergo delle Nazioni. E questo ai signori di alcune associazioni riunite nonch? al Comitato Sprechi e Privilegi non va proprio gi?.
Loro ben ricordiamo, che tra le proposte qualificanti del programma elettorale del centrosinistra di Emiliano, era previsto il recupero e l?uso di questo edificio e non la sua vendita!
Come per il Governo, l?accusa rivolta ? che per fare fronte alla mancanza di entrate, si ? escogitato la cosiddetta cartolarizzazione dei beni pubblici, creando una societ? s.p.a. per facilitarne la vendita, nonostante un ampio e giusto coro di proteste, ora anche a Bari il centro sinistra, da cui pure erano giunte le dovute critiche, si affretta a seguirne l?esempio e a presentarlo come esaltate modello ed efficace rimedio, senza sentire il parere di cittadini, associazioni e Circoscrizioni.
I cittadini chiedono una politica di segno diverso, indirizzata a recuperare risorse in altro modo, cominciando innanzitutto a razionalizzare le spese e l?elenco ? fatto:
evitare quelle inutili e di spreco (ad esempio progetti iniziati e non portati a termine o resi non funzionanti come : le isole ecologiche, alcune centraline di rilevamento d? inquinamento atmosferico , i segnalatori elettronici di traffico all? interno del Borgo Murattiano).
abolire privilegi e benefit .
contenere e limitare le varie indennit? cresciute a dismisura
ridurre le numerose e pesanti spese di affitto di edifici privati adibiti ad uffici pubblici, assessorati e a scuole.
L?accusa viene rincarata dal fatto che ?I beni pubblici, appartengono alla collettivit? e non ai governi che si alternano? e quindi secondo loro ?devono pertanto diventare investimento redditizio di lunga durata, valorizzati e non lasciati in abbandono dati in locazione a pagamento o utilizzati dalla stessa amministrazione di appartenenza diventano una vera risorsa da tutelare. ?
Riguardo l?ex Albergo delle Nazioni, chiedono che si discuta sulla sua destinazione, e propongono per evitarne l?abbandono e il degrado, che il Comune potrebbe darlo in locazione alla Regione e riceverne l?affitto.
E una serie di altre esplicite domande arrivano a Comune, Provincia e Regione:
? Quanto spendono per la locazione di immobili privati adibiti per assessorati, uffici e scuole?
? Chi sono i proprietari beneficiari di queste spese?
? Quanto durano questi contratti di locazione e in previsione della loro scadenza, si ritiene di non prorogarli e di utilizzare edifici pubblici?
? Qual ? il patrimonio pubblico inutilizzato? Aspettiamo le risposte.
L?ultimo appunto di questa lettera decisa ? il seguente:
?La democrazia ? partecipata quando si consente ai cittadini non il semplice e dovuto ascolto, ma la possibilit? di incidere sull?azione di governo come vuole la nostra Costituzione (art.3, art.49). Vogliamo che la politica sia un servizio per la collettivit? e non uno strumento per esercitare potere e strapotere e una gara per occupare posti sempre pi? ben retribuiti.?
Insomma cittadini iperattivi e decisi contro gli sprechi e i privilegi. Saranno pronti ad essere decisi e battaglieri per lungo tempo? Non sembra una battaglia breve?
Vito Ruccia
Luglio 2005
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