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Esiste ancora la politica?


La cosa che pi? mi ha sconvolto nel cercare sul dizionario una definizione di politica ? la presenza di un significato sbagliato.
Il primo ? quello giusto, e recita: "Politica: scienza e tecnica che hanno per oggetto la costituzione, l`organizzazione, l?amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica?.
Il secondo, invece ? un significato figurativo, ovvero ad esempio usato come metafora o comunque in un ambito diverso dalla parola in s? e recita (con che coraggio!): "comportamento improntato, ad accortezza e ad astuzia, in vista del raggiungimento di uno scopo?.
Improvvisamente sento una delusione farsi largo tra le dita che premono sulla tastiera.
Articolo sfumato.
Come si pu? cercare di scrivere in qualche decina di righe un`accusa alla politica che ha perso il proprio scopo, quando ci? che vediamo tutti i giorni su giornali e televisioni, ? legittimato di diritto addirittura dal freddo e oggettivo vocabolario?
Come accusare tutta la politica odierna di essere priva di idee, e di avere prima di tutto la volont? di ottenere il proprio posto in Parlamento e poi (eventualmente, molto eventualmente) quella di amministrare il nostro paese per migliorare tutta quella enorme serie di problemi che ogni stato possiede?
Su che basi accusare i politici di firmare patti con l`Italia e poi disinteressarsene (quasi fossero bambini che scrivono con la penna cancellabile, e la maestra non se ne accorgesse) oppure l`opposizione di essere talmente occupata ad accusare la maggioranza, che non ha ancora avuto il tempo di pensare a qualcosa da fare?
Proprio un brutto periodo per iniziare la lunga carriera da elettore (ci sarebbe stato un referendum l`anno scorso, ma essendo stato annullato, non lo contiamo) e ci si ritrova sempre a scegliere "il meno peggio", convinti a porre la croce su un nome sulla base degli errori di quello a fianco, e non con la convinzione che il proprio prescelto far? meglio.
Almeno la fiducia, questa avremmo diritto ad averla, ed invece anche quella ce l`hanno tolta. Per questo la gente non vota pi?. E chi dovrebbe scegliere, quando sa solo chi non votare? E poi sono i giovani a fregarsene del mondo d`oggi. E` giusto per? che a diciannove anni, quasi la totalit? dei ragazzi, siano essi elettori o astensionisti, l`abbiamo gi? persa questa fiducia? E` giusto che sentire parlare un politico significhi vedere una nuvoletta bianca, quasi fossero un personaggio dei fumetti che per? non dice niente, solo lettere, una dopo l`altra, prive di reali pensieri?
Se tutto questo ? giusto, allora forse il vocabolario ha davvero ragione.
La politica pu? anche ridursi a essere solo un "comportamento improntato, ad accortezza e ad astuzia, in vista del raggiungimento di uno scopo", sperando che, almeno per qualcuno, questo scopo non sia solo interesse personale.
Concediamoci un sogno, una volta tanto.

Marco Scilimati
Settembre 2004
 




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