CHIESA RUSSA - il pesce d`aprile del 1997

Abbiamo confezionato un comunicato stampa, diffuso via fax ai mezzi di informazione, che annunciava la visita a Bari di una delegazione di imprenditori russi della fantomatica associazione I.A.C.C.P., interessati all`acquisto e al rilancio della Chiesa Russo-ortodossa della citt?. Ci siamo travestiti da russi con colbacchi e vodka e siamo montati sulla limousine nera affittata dalla Luxauto di Trani. Le bandierine rosse con falce e martello sistemate aglio estremi del cofano dell`auto rendevano la burla evidente, eppure a Bari ci hanno creduto tutti, da curiosi a giornalisti che sono intervenuti all`appuntamento. Durante il tragitto che abbiamo compiuto siamo passati all`esterno della Basilica di S.Nicola ed abbiamo percorso il Lungomare Di Bari fra gli sguardi divertiti della gente, ci siamo fermati ad ammirare la Rotonda dove molti curiosi si sono avvicinati. Abbiamo distribuito copia del comunicato stampa diffuso in mattinata dalla nostra redazione ai mezzi di informazione provocando la incredulit? popolare. "Non bastavano gli albanesi, mo` pure i Russi si trasferiscono a Bari" qualcuno ha protestato. Al nostro arrivo alla Chiesa di S.Nicola di Myra, meglio conosciuto come Chiesa Russa, in Corso Benedetto Croce, una folla di curiosi ci ha assalito, per fortuna le nostre finte guardie del corpo ci hanno protetto e siamo entrati nell’area in corso di restauro, tre piani di corridoi, vari saloni, stanze e stanzette, pi? balconi e balconcini nel giardino interno dove il Rettore padre Isaia Pavlovic ci ha accolto con evidente disappunto accorgendosi per primo della nostra messinscena. Gli abbiamo spiegato il motivo della nostra burla, volevamo in qualche modo sensibilizzare l’opinione pubblica su di un luogo da troppo tempo sottovalutato, ma questo non addolcito i suoi toni. Dopo un lungo colloquio siamo riusciti a convincerlo a rilasciarci un’intervista che presentiamo in esclusiva ai nostri lettori.