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TUTTI A SQOLA… O CUASI!!

Chi di scuola perisce....
di Nicola Bruno

C`era una volta la scuola delle tre I : Impresa Internet Inglese. E` la scuola rinnovata, almeno nei proclami dell`attuale governo; la scuola della Riforma con la maiuscola, ?la prima vera riforma dai tempi della scuola Gentiliana?, come Berlusconi ha sottolineato in uno dei tanti interventi a sostegno della Legge n.53 del 28 marzo 2003. E` proprio vero: dalla storia non si impara proprio nulla (vero, ministro?)! A ben pensarci, oggi l`unica I sopravvissuta nei fatti alla propaganda dei media degli ultimi mesi, ? quella dell`Impresa (vedi gli ultimi incontri del Ministro della non-pi?-pubblica Istruzione Moratti con i rappresentanti delle associazioni degli industriali). Di fatto questo governo non considera pi? pubblica la scuola di questo paese, calando dall`alto una riforma che non ? frutto di dibattiti e confronti con chi nella scuola ci lavora e ne fa parte, ma ? il diktat di una classe dirigente che considera l`istruzione come un affare privato e la scuola pubblica come un ramo secco da tagliare.
Scoprire le note stonate di questa riforma ? fin troppo semplice, tali e tanti sono gli appigli che offre a chi voglia metterne a nudo iniquit? e contraddizioni, dalla massiccia riduzione del monte ore annuo all`istituzione frettolosa della figura dell`insegnante tutor, perci? ci si limiter? a citare uno dei cavalli di battaglia del duo Berlusconi-Moratti: il tormentone della Lingua Inglese. L`impressione che la propaganda governativa lascia nell`uomo comune ? quella di un potenziamento non solo dello studio della Lingua Inglese, ma anche della seconda Lingua Comunitaria, che addirittura diventa obbligatoria nella scuola secondaria di primo grado (la scuola media). Ma l`istituzione obbligatoria delle due misere ore settimanali di seconda lingua comunitaria ? stata realizzata proprio a scapito della Lingua Inglese. Il nuovo anno scolastico appena cominciato (le prime scuole italiane ad aprire i battenti sono state quelle lombarde l`8 settembre addirittura un istituto di Crema lo ha fatto il giorno 7 e grande risalto ne ? stato dato in tv, un`operazione degna dei cinegiornali del Ventennio) vede per le classi prime delle scuole medie il passaggio dalle 3 ore dell`anno precedente ad 1 ora e 38 minuti dopo la riforma Moratti.
In sostanza le ore annuali dedicate allo studio della Lingua inglese sono quasi dimezzate (dalle 99 dell`anno precedente alle 54 dell`anno scolastico appena cominciato) e nella Scuola Primaria (la Scuola Elementare) si passa da 297 ore in 3 anni pi? ulteriore quota oraria nelle classi prima e seconda per un tetto massimo di 429 ore, a sole 297 ore in 5 anni. Ministro ci spiega come ? possibile potenziare lo studio di una disciplina riducendo le ore di studio? E? pi? credibile il mago Forest quando ipnotizza banane e pesci rossi. Ad altre discipline ? andata anche peggio. Sono tanti i genitori, quelli che possono permetterselo, che si sono gi? rivolti ad istituti privati per colmare la lacunosa offerta formativa della scuola del Ministro Moratti e del governo Berlusconi; si potrebbe malignamente pensare che un obiettivo tra quelli prefissati il governo in carica l`abbia gi? raggiunto? ?la selezione naturale in base al portafogli.
L`unica ?disciplina? a restare intoccata da questa ?riforma? ? la Religione Cattolica con la sua ora settimanale; inoltre la Religione Cattolica vede quest`anno 15.000 nuovi insegnanti con contratto a tempo indeterminato: tutti i candidati dell`ultimo concorso a loro riservato hanno ?miracolosamente? superato le prove concorsuali (ah, il potere dell`Acqua Santa!!!), aggiudicandosi stipendio vita natural durante, in una scuola che ama definirsi laica. Questi nuovi ?insegnanti?, godendo di questo canale preferenziale di ingresso nella scuola, potranno poi chiedere il passaggio sulle discipline di loro competenza, scavalcando cos? i finora troppo pazienti insegnanti precari inseriti nelle graduatorie permanenti. Altro argomento scottante: l`assunzione di ulteriori 15.000 unit? di personale scolastico numero irrisorio se confrontato con le reali esigenze della nostra scuola - che non saranno sufficienti neanche a colmare il vuoto creato da chi ha deciso di andare in pensione.
La priorit? del governo ? quindi quella di tagliare il pi? possibile l`offerta didattica, nella quantit? e nella qualit?, e conseguentemente posti di lavoro, dando al contempo la sensazione ai cittadini ignari che si stia investendo. Parole non suffragate dai fatti, basti girare per le scuole - o parlare con i propri figli - per capire che le promesse di ?un inizio d`anno regolare con tutti gli insegnanti al proprio posto? non sono state affatto mantenute. Al momento attuale (13/09/04) molti CSA (gli ex Provveditorati), a causa della faciloneria - o si potrebbe ipotizzare scenari pi? inquietanti? - di funzionari governativi che hanno pensato bene di rivedere, per ben tre volte, le tabelle di valutazione dei titoli e dei servizi del personale scolastico precario, non hanno ancora pubblicato le graduatorie definitive di terza fascia del personale docente (per intenderci, quelle da cui sono selezionati i supplenti annuali e temporanei sulle tante, troppe cattedre vacanti, quelle che l`attuale tendenza dirigenziale vorrebbe eliminare, cancellando cos? per sempre in un colpo solo l`annoso problema del precariato).
Sono molti i docenti precari che hanno ormai capito che per il terzo mese consecutivo non vedranno lo stipendio, mentre altri si sono visti conferire nomina direttamente dai dirigenti scolastici i quali hanno ricevuto istruzioni dai CSA di utilizzare le vecchie graduatorie, visto che le nuove non sono ancora pronte. Si tratta di incarichi ?fino ad avente diritto?: i docenti lasciaranno le classi con le nuove graduatorie definitive, dando vita, come negli anni scorsi, al ?balletto dei docenti?.
La riformulazione dei punteggi si basa su principi tanto iniqui da far sospettare un piano preordinato volto a dimostrare la non gestibilit? delle graduatorie permanenti e la bont? della scelta governativa di sopprimerle sostituendole gradualmente con l`assunzione diretta dei docenti da parte dei presidi, operazione, quest`ultima, che costituirebbe palese violazione della costituzione.
Tra le tante ?originali rivisitazioni? contenute nella nuova tabella valutativa, l`assegnazione di un doppio punteggio ai docenti che l`anno scorso hanno prestato servizio in sedi scolastiche situate al di sopra dei 600 metri sul livello del mare!!
Ed essere pugliesi oggi aggiunge una nota di rammarico in pi?, meglio essere leghisti!? Conseguenza di tutto ci? ? l`esordio di un anno scolastico che resta ?regolare? solo nelle parole del nostro (brrr?) ministro Moratti.

CHE FORTUNA AVER STUDIATO?.
"E` vero, abbiamo perso, ma non posso amputare niente ai miei ragazzi"
Renzo Fossati
"Non vorrei dare alito a delle polemiche".
Andrea Massaro, attaccante
 




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