Storie di calcio, di palloni, di passioni, di padroni, di milioni e? di trimoni!
Si dice una piazza calda, antitesi, tanto per fare un esempio, di una citt? come Udine dove tanti giocatori si esprimono, si dice, al meglio perch? c?? meno ?pressione?, evidentemente i friulani hanno altro a che pensare?
La classifica di ottava piazza d?Italia per presenze sugli spalti del S. Nicola (quindi un pubblico da serie A), vive dopo il criticato trentennio ?Matarrese? ed il fallimento, una periodo di fibrillazione l?ennesimo in attesa di notizie positive che non arrivano.
Il salvatore dei colori biancorossi, Gianluca Paparesta, una carriera da arbitro stroncata da Moggi e altre storie, sapendo far di conto, vista la sua professionalit? da commercialista, ? riuscito con soldi altrui a comprare dal fallimento ed a gestire per 2 anni un Bari? da Serie B. Ma ora ? al bivio e con le azioni pignorata dalla Banca Popolare di Bari che gli ha fatto credito.
Malgrado le premesse e le promesse per il salto nella serie principale, il progetto ? fallito per vari fattori in primis per il valore calcistico, una legge direi alla ?Boskov?: quando si perde e quindi non si vince, ? perch? la rosa a disposizione dei due allenatori, prima Nicola e poi Camplone, non ? stata all?altezza di avversarie come il Pescara promosso o il Trapani finalista.
Ma l?andamento ambiguo e altalenante del campionato ? stato scosso dall?avvento malese, un grande bandierone spuntato dal nulla (ma i tifosi organizzati sapevano), il sogno di un Paperone che viene a spendere soldi nel calcio barese per portare il Bari in Europa ed ecco che i tifosi riaccendono la lampadina ?Sogno Europa?.
Conferenze, accoglienza trionfale, chiacchiere da bar, milioni per comprare buoni giocatori se non campioni pronti ad infiammare il S. Nicola. Miliardi di parole su carta stampata e internet per l?unica soluzione solvibile per Paparesta, che doveva affrontare i primi ammanchi di bilancio, una gettata di moneta liquida utile anche a mantenere un ruolo da protagonista nella Fc Bari 1908.
Noordin mette i soldi Paparesta gestisce.
Diatribe e scalate a parte del socio di minoranza Giancaspro la situazione per Paparesta pende sempre verso la Malaysia e i soldi che non arrivano. Un Paparesta nervoso e scocciato alla fine del campionato aveva lasciato dichiarazioni al vetriolo sia verso ?piccoli giornalisti? o come si sul dire a Bari verso ?i tirapiedi?, ma ancor pi? verso chi, nella societ? o attorno ad essa, ci sguazzava (ai tempi di Matarrese) e continua a farlo.
Giusto per dare un significato a queste parole, costoro potrebbero essere quei dipendenti del Bari di propriet? Matarrese che Paparesta si ? dovuto accollare come forza lavoro dopo il fallimento oppure ?
Altro fattore negativo che viene a galla ? stata l?incapacit? dei collaboratori di Paparesta comprovata dalle scelte tecniche sbagliate ed ecco arrivare puntuale la news che la societ? ripartir? da un ripulisti, proprio nell?area tecnica.
Ma si sa, in Italia, in nessuna societ? si pu? essere sicuri di questo o quel dipendente, sull?onest? e applicazione lavorativa di quel dirigente o del ?delegato di turno?, quanti sono pronti appena il capo, l?imprenditore ? distratto a? distrarre soldi o a non curare gli interessi, pensando solo a se stessi?
In questo caso la Fc Bari 1908 ? una societ? nuova di zecca e quindi certamente inesperta e Paparesta e Co. se ne sono accorti!
Ed ora? Servono 7,5 milioni di ? entro il 21 Giugno per riassettare il bilancio ed aumentare il capitale sociale, rester? Paparesta con i soldi promessi ma mai ?bonificati? di Noordin o GIancaspro far? valere la sua prelazione e versar? soldi freschi in cassa con la solita domanda, di chi sono?
Per il resto serve moderare i termini, essere meno ?facinorosi? meno invasi? da una passione calcistica che non pu? permettersi di diventare insulto, nei confronti, come successo, di una consulente del magnate malese o di altri personaggi della faccenda.
Si parla di tanti soldi, di un diritto si di critica dei tifosi biancorossi chiaramente depressi, nel ruolo di spettatori paganti, di pianificazione, di assetti societari, di prime donne e di truffaldini personaggi che si agitano come squali dove c?? carne per i loro affilati denti.
Nel frattempo c?? buona parte della tifoseria che fa festa, gli Ultras biancorossi festeggiano i loro primi 40 anni il 13 e 14 Giugno nel ?Fortino? barese che troneggia sulla muraglia del lungomare del capoluogo pugliese, i bulldog al Quartier S. Paolo si sono incontrati per un giorno intero (venerd? 10) e tanti se non tutti aspettano solo? i soldi di Noordin.
Ma la speranza vera e giusta, dovrebbe vedere imprenditori locali farsi avanti, aiutare Paparesta a ?reggere? la baracca, anche perch? lo stesso Noordin confess? che il suo passo, la scalata al 50% voleva essere stimolo per il tessuto locale. Della serie non vengo a fare il padre padrone ma vengo a credere in un progetto che deve avere altri partner.
Non vorremmo ancora confermare alcune regole ?molto baresi? in cui il parlar male rimane sport preferito o che non ci sono ?illuminati? imprenditori pronti a sostenere la sfida prima di Paparesta e poi di Noordin, che comunque deve dar seguito al pre-accordo siglato.
Per costruire un progetto serio ci vogliono azioni condivise sostenute da facoltosi imprenditori come magari a Bari si potrebbe pensare ad una quota di circa il 10/20% da aprire ad un azionariato popolare e moderno, fatto di abbonamenti decennali e di giuste operazioni di merchandising che Paparesta ha gi? ben avviato.
Nella terra dell??io sono meglio di te?, in una societ? notoriamente individualista c?? qualcosa che interessa a tanti che fa stare di fianco operai e professionisti ? la Passione per i colori biancorossi. Guardate il video di uno splendido murales realizzato a S. Spirito, tanto per fare un visivo esempio, per una ?malattia? che fa sempre palpitare i cuori per i 90 e passa minuti di passione, tachicardia a cui nessuno delle decine di migliaia di tifosi ? pronto a rinunciare, n? per la tradizionale brasciola n? per nessun?altra cosa.
Quindi l?augurio va a Paparesta ed a tutti i baresi veri (esclusi coloro che hanno insultato l?Avv. Iannarelli, advisor e legale del magnate malese) di riuscire a costruire con il contributo di altri se non di tutti una societ? moderna e ambiziosa che abbia le giuste basi e che sappia dare soddisfazioni ad un pubblico affamato di calcio e di spettacolo.
