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Lo “Zio Pino” Tra Noi.

Un Personaggio della Musica mondiale, il chitarrista con il tono scherzoso, irriverente e melanconico di un Napoletano che ha scalato le classifiche ed i consensi con uno stile tutto suo, contaminato e contaminante viste le collaborazioni che sono spaziate da personaggi di Woodstock (Gay Cavalier con Richie Havensad Eric Clapton ) fino ad altro istrione della chitarra Pat Metheny con un sound che spazia dal rock al blues dal funky al jazz, grazie a musicisti come Wayne Shorter tra gli altri come vedremo

Ci lascia a 59 anni, quasi 30 passati con quei problemi al cuore che ha ceduto a 20 anni dalla morte dell?amico Massimo Troisi (ricordiamo una trasmissione Rai con Gianni Min? ed i due a duettare con Pino appena operato per l?applicazione dei bypass), in cui ha suonato tra gli altri con Danilo Rea, Almamegretta, Jovanotti e Ramazzotti, Chick Corea, De Gregori, Mannoia, Giorgia, Grandi?

Ha solo 20 anni ed ? gi? in tour con Bobby Solo o bassista dei ?mitici? Napoli Centrale dell?amico James Senese. Nel 1980 (a 25 anni) ? nello storico concerto di Bob Marley a S. Siro come gruppo di spalla dopo i suoi tre primi celebri album.

La Emi sar? la sua storica etichetta discografica grazie a Claudio Poggi che lo scopre a soli 21 anni e lo lancia nel 1977 pubblicando Terra Mia album d?esordio dove si parte con due canzoni storiche Napul?? e Na Tazzullella e caf?, che rendono Pino Daniele da subito protagonista con testi e musiche che entrano nel cuore di napoletani e non. E? la Radio in quei periodi a lanciare il Personaggio Daniele e la sua musica tra questi anche Renzo Arbore gran ricercatore con la predilezione per Napoli nella sua fortunatissima trasmissione Alto Gradimento.
La sua Terra ? ricamata, colma di profumi (anche puzze) e contraddizioni ? una Napoli vissuta nei quartieri per strada da ?Fortunato? dove la rabbia di vedere la citt? vivere&morire inizia a creare il Musicista ribelle, capace di parlare al cuore e all?anima dei suoi fans.

Ecco un Pino Daniele che si fa la barba alle 8 del Mattino, L?io napoletano (Je) del cantautore trasuda nel biografico album ?Pino Daniele? tra i pi? belli in assoluto. Ecco successi eterni come ?Je so Pazzo?, ?Je sto vicino a te? e ?Putesse essere allero? con il Mare e l?aria napoletana protagonista in ?Chi tene o mare? e ?Basta na jurnata e sole?. Ancora ?Ue Man? e ?Donna Cuncetta? fino alla storia di una ?femminella? in ?Chillo ? nu buon guaglione??peccato che ? ?nu poc ricchion?.

Nero a Met? nel 1980 inizia a dare al pubblico le certezze di un compositore instancabile che produrr? quasi ogni anno. Qui insieme ad una band che diventa storica (Rino Zurzolo con lui dal primo album al basso, Il Nero Napoletano James Senese, La bacchetta premiata di Tullio de Piscopo alla batteria, Tony Esposito alle percussioni), firma ?I say I? sto cc??, ?Voglio di Pi??, ?A me me piace ?o Blues? e ?A testa in gi?? in altro album feticcio per i fan che ha in ?Appocundria? la sintesi del suo essere melanconicamente Napoletano .

Nel 1981 Vai Mo, sembra promettere incessanti ritmi ed invece ancora Pino Daniele ispeziona e trova con ?Yes I Know my Way? e ?Ma che Ho? due must che esprimono appieno le sue doti di compositore e musicista sempre ben attorniato da compagni di viaggio capaci di firmare canzoni come ?Che te ne fotte?, ?Notte che se ne va? o ?un Giorno che non va? che lo inseriscono di diritto tra i cantautori principi di una canzone napoletana che ancora una volta crea nuove dinamiche e brilla aprendo varchi in quella nazionale e mondiale. Quel mischiare il Napoletano all?inglese come in ?Have you seen my shoes? diventa il marchio di fabbrica Daniele che affiner? negli album successivi miscelando generi musicali dal funky al Blues.

Nel 1982 ecco ?Bella ?mbriana? con un ?certo? Wayne Shorter al sax soprano, nel 1987 Bonne Soir?e con altro noto sassofonista come Mel Collins. Nel 1983 eccolo collaborare con Richie Havens e Gato Barbieri. Sci? Live con tanto di corna in copertina ? album live registrato al Teatro Petruzzelli di Bari nel 1984.

In totale ben 31 album di cui in ordine ricordiamo: ?Musicante? del 1984, Ferryboat del 1985, Schizzechea (1988), Mascalzone Latino e Un Uomo in Blues (1989/1991) dove le sue corde passano al Pop proseguendo negli anni ?90 con Sotto o? Sole, Che dio ti benedica.

Pino Daniele merita un libro, anzi i tanti che usciranno e le ristampe dei suoi album pi? belli che per noi rimangono quelli dell?esordio del ventenne Pino Daniele capace di raccontare a denti stretti ed urlando la sua Napoli, alla continua ricerca di nuove sonorit?. Lo Zio Pino continuer? ad accompagnare la vita in Chiaro Scuro da Neri a Met? di tanti suoi fans.


Raimondo Cucciolla
 




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