...LA DISOCCUPAZIONE ISPIRA L`ARTE

"MIA MOGLIE E IO" - Il romanzo di Alessandro Garigliano di ROMOLO RICAPITO Mia Moglie e Io, romanzo di Alessandro Garigliano (Liberaria, 15 euro) ? un`opera nata in un momento di tensione dopo la perdita di un lavoro e l`impossibilit? a trovarne un altro da parte dello stesso autore . E` stato lo stesso Garigliano a rivelarlo, durante un reading avvenuto a Bari. Nato nel 1975 a Catania, con una passione da sommelier, laureato in lettere, esperto di editoria, Garigliano ha definito il suo libro ( difficile da collocare come genere) " n? caleidoscopico e neppure di formazione". "Ho deciso di costruire una forma estetica particolare- spiega -dominata da una struttura ferrea: il tempo determinato e quello indeterminato. Nella narrazione la contraddizione del rapporto coniugale si attua in una dimensione che permea l`altra. Il tempo determinato ha l`aspetto dei lavori a tempo determinato, ossia esperienze che si concludono bruscamente, lasciando inevitabilmente l`amaro in bocca. Il tempo indeterminato invece si caratterizza col recupero dell`indeterminatezza del tempo determinato. Nello specifico, l`ozio e il troppo tempo libero danno luogo a una deriva dei coniugi protagonisti che, influenzati dalla serie Csi -Scena del Crimine interpretano dei cadaveri, "spentisi" per morti violente. Il tutto ripreso con una onnipresente videocamera. E cos? l`andare al supermercato diventa una specie di avventura, deviando dai quartieri borghesi per inoltrarsi in zone degradate, osservando le architetture spesso fatiscenti di certi palazzi. Il carcere si trasforma invece in un`osservazione della quotidianit?, mentre la libreria dove il marito trova un momentaneo impiego ? costituita da vecchi volumi impolverati da sostituire coi nuovi arrivi, metafora dei politici anziani abbarbicati alle loro poltrone, che non vogliono assolutamente abbandonare. La depressione si insinua sempre pi? nella figura maschile, assumendo le fattezze della morte. Morte che si pu? scacciare soltanto rappresentandola. L`astrattismo e la deriva di lui fanno da contrasto all`immersione nella societ? della moglie, insegnante che porta le problematiche del lavoro a casa; il racconto di ragazzi difficili o autistici dovrebbe costituire una distrazione familiare, mentre vengono svolti i lavori domestici o di giardinaggio. La donna ha sviluppato qualit? di percezione, soprattutto olfattive, che per? non sono condivise dal marito, il quale si libera di porzioni di cibo e alimenti considerati nocivi, convinto che la magrezza rappresenti uno stato fisico ottimale. L`olfatto della donna, ancora, assume derive feticistiche, attento com`? all`aroma di ascelle, piante dei piedi, zone pubiche del coniuge. La storia del padre di un alunno morto folgorato su un traliccio mentre cercava di rubare del rame, diventa un`ennesima fonte di ispirazione per il marito letargico, mentre una sistemazione momentanea presso un centro per l`impiego ? un parcheggio dove attenuare le sue pulsioni decadenti. Infine un lavoro come operaio di cantiere ? l`incontro con la concretezza, rappresentata dall`attivit? manuale che sostiene i pensieri, impedendo deviazioni in elucubrazioni sterili quanto intollerabili, a volte anche per chi legge. L`attivit? svolta come hobby coi vasi di terriccio, le piante e i fiori simboleggia il contatto fisico con la realt? della donna, che per? si scontra con una caduta nella deriva, ancora rappresentativa della morte, da parte dell`uomo. In un risvolto tragicomico, egli finisce per impersonare neonati deceduti per vari accidenti, vestito di un bel pannolone. La moglie, sempre pi? concreta, elabora un piano per sistemare su You Tube i filmati pi? rappresentativi della follia del marito, in cerca forse di un regista che possa valorizzarne il talento macabro. Ma altres? la donna sfrutta queste tendenze devianti per riaffermare l`approccio alla sessualit?, che la coppia aveva messo da parte. Il romanzo ? scritto con padronanza lessicale e costruzione perfetta di verbi, frasi, situazioni. Garigliano ? uno scrittore abile a sfruttare il disagio, elevandolo a letteratura disorientante e libera.