"DOTTORE, MI ZOPPICA IL PESCIOLINO!

UN VETERINARIO PUGLIESE ALLE PRESE CON I TIC E LE OSSESSIONI DEI PADRONI DI ANIMALI di Romolo Ricapito "DOTTORE, MI ZOPPICA IL PESCIOLINO! ...e sono soddisfazioni! (ARETHA EDITORE di Castellana Grotte, Ba, 8,80 euro), scritto dai FRANCESCO VALENTE, Medico veterinario, a met? tra l`autobiografia e il saggio di costume , vuole esplorare con intelligenza il microcosmo costituito dai proprietari di animali domestici; esso si rivela per? qualcosa di diverso , assurgendo a specchio di una realt? pi? vasta. L`excursus comprende vicende davvero accadute all`autore o narrategli da alcuni suoi colleghi, precedute dagli anni giovanili del professionista, quando da un paese di provincia (? nato a Putignano) frequenta negli anni Novanta la Facolt? di Veterinaria, sita nel quartiere Japigia di Bari. Fallita l`ipotesi di acquisire un dottorato di ricerca destinato "dall`alto" alle cosiddette categorie "protette " dei soliti "Raccomandati", Valente accetta una volta laureatosi le prime collaborazioni, anche senza compenso, presso ambulatori veterinari di provincia. In questi contesti, il giovane dottore assiste ad episodi grotteschi, come quello del cane che ha ingurgitato dell`hashish: i padroni dei quattro-zampe si rivelano sovente degli irresponsabili che rendono le loro bestie protagoniste, loro malgrado, di episodi grotteschi, mentre un leit motiv di certa clientela ? quello (gi? molto prima dell`attuale crisi economica) di volere curare "gratis" gli animali, in un improvvisato fai-da -te che adotta sistemi empirici dannosi, comprendenti anche medicinali destinati agli esseri umani oppure cibo a loro inadatto. Gli aneddoti, numerosi oltre che spassosi, costituiscono una variante "animalesca" del libro scritto dal compianto Marcello D` Orta (1953-2013) "Io Speriamo Che Me la Cavo", laddove gli strafalcioni sono attuati non da sprovveduti alunni delle scuole primarie, ma da persone adulte e "vaccinate". Si va allora dall`anziana donna preoccupata che il "calore" della sua cagnetta possa contagiare qualcuno di famiglia, resuscitando sepolti istinti sessuali, ai nomi assurdi scelti per cani o gatti (Pisellino, Capitan Harlock, Calippo). Ecco poi i termini inglesi di razze come "Yorkshire" storpiati dal lessico popolare. C`? finanche la signora che ha investito un cane e lo trascina con l`automobile per ben 10 km, terrorizzata dall`azione di soccorrerlo , ma anche la madre con due figlie adulte e in et? da marito che si scandalizza perch? il "Fido" di famiglia si lecca le parti basse, temendo (per una sua assurda pruderie ) che le giovani donne possano esserne turbate... Al di l? di tutto, il libro si apprezza per la grande sensibilit? di Francesco Valente, che con la sua scrittura comprensibile, ma nello stesso tempo ricercata e forbita , ha prodotto un`opera di grande qualit?. Ci? si accompagna a una brillante grafica editoriale che colpisce per la bella copertina dai colori vivaci. Il volume inoltre tende a sensibilizzare il lettore sul dato di fatto che gli animali di compagnia non sono dei meri oggetti di arredamento, ma esseri bisognosi di affetto e cure adeguate. Se malati, hanno il diritto di essere curati al meglio , cos? come avviene per gli esseri umani, mentre l`ansia dei padroni, il loro errato tempismo, le bugie dette al veterinario per coprire certe magagne e quant`altro, sono ostacoli per la pronta guarigione. Il libro si conclude con una serie di barzellette e aneddoti divertenti, preceduti dall`appendice "E SONO SODDISFAZIONI", ricca di dolce-amara ironia ad opera dello stesso autore, che assieme alla felicit? di risolvere i casi pi? diversi di animali in difficolt?, deve sopportare il pressapochismo dei padroni. Ma ? anche vero che... "Non ho ancora vinto al gratta e vinci" ; dunque il dottor Valente continuer? a mettere a disposizione la sua umanit?, competenza e cortesia per affrontare da "Psicologo" le piccole ossessioni e insicurezze dei padroni di cani e gatti, prima prendersi cura dei loro piccoli animali.