Truffa al Mare Nostrum

Il nostro mare, che dovrebbe essere volano di quel turismo dimenticato (non esiste il ministero da anni) deve essere meglio curato e ben ?sfruttato? ed invece... ci mangiano solo amici degli amici o la Pitonessa in persona, lo Stato incassa briciole e viene multato dalla Commissione Europea! di Raimondo Cucciolla Mentre si discute di privatizzare le spiagge nella nuova finanziaria - ricordo un simile intervento di Tremonti che auspicava una nuova normativa sui lidi italiani, un grande e nuovo bando pubblico, fu coperto da critiche bi-Partisan ? meglio ricordare come stanno le cose! Dal 2009 la Comunit? Europea, tramite il Commissario Europeo alla concorrenza, ci ha sanzionato (siamo ormai abbonati!) per i 32mila concessionari di Stato che da anni o decenni, occupano spiagge senza alcun bando pubblico e con esborsi economici ridicoli visti anche gli oltre 10 mila metri quadri che possono ricoprire. Solo 102 milioni di ? incassa lo Stato, quindi una media di circa 3 mila ? a stabilimento balneare, attivit? con fatturati ufficiali di 2 miliardi di ? per un milione di addetti, dati che non considerano il ?nero? spesso riscontrato in controlli della Finanza a Ferragosto, per alcuni il giro di affari supera i 10 miliardi. Le ultime discipline invece di essere pi? eque creano inutili giri di competenze. Da statale diventa locale, regionale e comunale, ma gli introiti derivanti vengono compensati dallo Stato. Quindi Regioni e Comuni non hanno alcun interesse ad elevare il canone a conniventi amici ?balneari?, non gli entrerebbe un solo ? in pi? in cassa! Alcuni esempi e nomi di proprietari sono raccapriccianti. Paolo Brosio ? socio nella Versilia del Twiga in compagnia della Pitonessa Santanch?, il padrone di casa Marcello Lippi e Mr Briatore. 14mila ? l?anno per 4,4 mila metri quadri! O i Totti?s che a Sabaudia hanno un lido di famiglia con solo 10mila ? per oltre 6mila metri quadri. Poi meglio non parlare delle procedure di Gara che sono fatte per confermare chi ha gi? la concessione. Le ultime del 2011 sono assolutamente in salsa italiana: si valuta la migliore offerta dando il 40% del punteggio alla ?professionalit? acquisita nell?esercizio di concessioni di beni demaniali? e per altri bei punti bisogna presentare un piano finanziario di copertura degli investimenti (e meno male che le struttura possono essere amovibili!). Come spesso capita insomma la procedura di infrazione volute dalla Cee non fa correggere il tiro. Berlusconi ed il suo governo ha solo cancellato la preferenza in favore del concessionario uscente (che comunque si becca una buonuscita dal subentrante) Monti ha prorogato fino al 2020 e promesso una legge mai fatta vista la sua successiva caduta (anzi pardon ?ascesa? politica). Ed ora.. solo chiacchiere ed emendamenti poi ritirati pre-"Legge di Instabilit?". Insomma proprio l?ennesimo esempio di un bel Bagno? economico!