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Brutto come il debito... "Sdebitiamoci"

di Massimo Melpignano - Edito da "Caratteri Mobili" - 10,00 ? - 108 pg.

Massimo Melpignano scrive in modo semplice di un problema complesso ed ai pi? ermetico, parla di economia ma con esempi comuni sdogana la parola debito, vista come Spread, pensando alla vita economica dei nuclei familiari delle bollette e dei rapporti con le banche.
Sicuramente tra i tanti proverbi presenti, di tradizione popolare in questo saggio dell?Avv. Melpignano, il pi? azzeccato ? ?Brutto come il debito?. L?importanza dell?analisi del debito ? essenziale nella vita professionale di Massimo, che di mestiere da anni difende i cittadini da soprusi bancari e finanziari. Le cosiddette bolle finanziarie come i bond argentini o i derivati bancari, le ha combattute in tribunale spesso vincendo contro le corazzate bancarie capaci di farti firmare pagine e pagine di contratto con carattere minuscoli.
Ma la cosa pi? importante di questo libro ? l?analisi (o meglio l?invito a farlo) della spesa quotidiana di una famiglia, il Viva la saponetta (contro il sapone liquido) il viva la spesa necessaria (invece di riempire il frigorifero o la dispensa) o anche ?non tirare lo sciacquone? (che fa molto thriller). Le tradizioni della nonna, gli esempi familiari sembrano di secoli fa ed invece ci portano indietro di pochi lustri con una saggezza semplice che cola.. risparmio.
In pochi anni infatti, il ruolo delle banche invece di essere, come il grande esempio del premio Nobel Yunus (dare credito a poveri che hanno dimostrato di restituire pi? dei possidenti), un consulente amico per la crescita di aziende e di persone, ha affiancato il consumismo dilagante negli ultimi decenni, creando il debito al consumo. Rateizzare di tutto per spese superflue.
In questi anni dove per le aziende ? diventato sempre pi? difficile avere linee di credito per resistere in un mercato in difficolt?, le banche e le finanziarie hanno alimentato il consumismo suggerendo acquisti rateizzati per frigoriferi grandi quanto un vano, vacanze al mare dei Caraibi o per un salotto nuovo o peggio una mega festa per la comunione della figlia. Tutto in ?comodissime rate? o come per le carte revolving (sembra presagire la rivoltella) con tassi che arrivano anche al 25%!
E alla crescita sostenibile di una societ? chi ci ha pensato? Il degrado spinto da tv e pubblicit? ha cavalcato quest?onda negativa.
E quello che rimane pi? sorprendente ? che negli anni moltissime famiglie (parliamo di oltre 80mila) hanno perso la casa per mancato pagamento del mutuo. Moltissime altre non facendo fronte ai debiti al consumo si vedono inseguite prima dalle banche e poi da agenzie di recupero credito, disposte a chiudere il discorso anche con percentuali minime (il debito viene svenduto dalle Banche alle agenzie di recupero anche al 4%!). Questa mia ultima conclusione, non presente nel libro, ? l?ennesima conferma della sconfitta delle banche che hanno cos? impegnato risorse per cose inutili aumentando cos? la bolla di una crisi che, Melpignano e amici ospiti del tomo, hanno descritto con ?pensieri positivi?, cercano di rendere di semplice attuazione una svolta per le famiglie.
Lavorare meno, significa non indebitarsi per cose futili, fare i passo giusti e non entrare in circoli viziosi (come quelli da dipendenza dal gioco d?azzardo trasformato in centri scommesse e gratta e vinci) e vivere una vita pi? dedita alla famiglia, al tempo libero. Fermandosi, scegliendo di farlo, per fare due conti, azzerare spese inutili, limarne altre, fare una spesa pi? responsabile.

Raimondo Cucciolla
 




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