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Storie dal Cinema...

La polemica di NINO FRASSICA: IO, TAGLIATO DA To Rome With Love di Woody Allen. Si "salva" M. Rosaria OMAGGIO
I sommersi e i salvati nel nuovo film di Woody Allen , "To Rome with love".
Per sommersi intendo quegli attori, come Nino Frassica, che hanno avuto tagliato il loro ruolo in fase di montaggio.
Frassica si ? lamentato di essere completamente "sparito". Tra le altre vittime, Neri Marcor? e Isabella Ferrari.
Diciamo una cosa per?: tra molti di quei "salvati", giusto delle piccolissime apparizioni, come quella di G.Marco Tognazzi e tanti altri.
Tutti alla corte del Re Sole, ma in stile servitori.
Il film diventa cos? una gara tra gli spettatori per riconoscere gli illustri Vip in veste di figuranti. Parliamoci chiaro, sempre di Woody Allen si tratta, ? vero, ma non reputo decoroso per un attore "con un nome" e una carriera avviata fare da "abat-jour" -o da ...candelabro, ossia da soprammobile- in un film con cotante star come lo stesso Allen e Alec Baldwin .
In realt? a brillare ? la giovane Alessandra Mastronardi, che ha il ruolo pi? ricco tra gli italiani, assieme naturalmente al bravissimo Roberto Benigni; quindi Antonio Albanese e una bella partecipazione di Riccardo Scamarcio.
Per il resto, gradevole il ritorno al cinema di Ornella Muti nei panni della diva italiana: poche battute, ma pur sempre un bel ruolo.
Tutti gli altri "figuranti" di lusso, nessuno ha brillato; se non altro chi, come Giuseppe Pambieri , ha tanto teatro alle spalle (cinema poco, o forse nulla).
Poi c`? Maria Rosaria Omaggio, alla quale ? stato riservato l`"omaggio" di fare una viandante che d? indicazioni a una tra le protagoniste.
Mi dispiace per Frassica e per chi ? stato silurato, ma vedere altre 10 o 15 comparsate di finti miracolati del nostro cinema o teatro in un film straniero non avrebbe donato niente di pi? alla pellicola , mentre avrebbe aumentato il ruolo umiliante ( e un po` ridicolo) delle "presenze "abat jour"!

ROMOLO RICAPITO


BRAD PITT TESTIMONIAL DI CHANEL N 5: L`Uomo si ? femminilizzato?

/B> La femminilizzazione dell`uomo continua: dalle sfilate alle essenze.
Dovrebbe essere Brad Pitt il testimonial di Chanel numero 5, il celebre profumo portato alla notoriet? mondiale da Marilyn Monroe.
Un uomo legato a un oggetto sensuale come un profumo femminile, simbolo di seduzione e di glamour, ? un tab? che viene infranto.
Anche se si sussurra che Pitt dovrebbe pubblicizzare la versione maschile di Chanel numero 5; ma non ? del tutto sicuro.
Un tempo queste contaminazioni avrebbero provocato, pi? che un vero sconcerto , sicuramente tanti insulti e rabbia nei confronti di chi non difendeva o dissacrava la mascolinit? latina, addirittura oltraggiandola con dubbie pose che sarebbero state giudicate un affronto.
Ma i tempi sono cambiati: le abitudini maschili comprendono adesso, sempre pi?, il ricorso ad essenze, deodoranti, creme per il corpo e il viso.
Infine -non ultima- la depilazione. Negli anni Sessanta un uomo depilato era considerato poco virile. Adesso, un uomo che sfoggia il pelo ? reputato un troglodita.
Al di l? di tutto questo, sono questi alcuni degli atteggiamenti che avvicinano il maschio moderno alla sua compagna e che non contemplando una sua svirilizzazione, rendono l`uomo pi? attraente, perch? meno rozzo . In questo contesto, la scelta di Brad Pitt come testimonial ? pi? che mai indovinata.

ROMOLO RICAPITO


CASTA E PRIVILEGI GIA` EVIDENTI IN Il Tassinaro CON ALBERTO SORDI (1983)

Ho rivisto su Mediaset il pomeriggio di domenica Il Tassinaro, famoso film di e con Alberto Sordi , del 1983.
Tra i tanti sketches contenuti nella pellicola e le molte apparizioni eccellenti (Federico Fellini, Alessandra Mussolini, Silvana Pampanini...) mi ha colpito quello interpretato da Giulio Andreotti, allora onorevole e non ancora senatore a vita.
Andreotti, di recente tornato alla ribalta per problemi di salute,-per fortuna pare gi? superati- parlava di argomenti sempre di attualit?, come il futuro dei giovani.
Si discuteva di universit? e di numero chiuso da introdurre per le varie facolt?, assieme al recupero dei mestieri pi? tradizionali per i quali non ? necessaria la laurea.
Il "tassinaro" di Sordi parla con Andreotti anche del figlio laureando ingegnere e delle difficolt? che quest`ultimo avrebbe incontrato per inserirsi nella professione.
Incredibile, eravamo nel 1983, ma i problemi erano gli stessi di oggi, 2012!
Giulio Andreotti parlava inoltre dell`inserimento lavorativo dei neo-laureati nel nostro paese, oppure nei paesi della Comunit? Europea.
Dopo tanto discutere, l`episodio si concludeva con uno svarione della sceneggiatura, sintomatico del popolo "supino" ai politici e al loro charme, o carisma.
Sordi-Tassinaro non faceva pagare la corsa all`allora onorevole Giulio Andreotti. Come invece sarebbe stato giusto.
Sono stati per? proprio questi atteggiamenti culturali a innalzare la Casta al di sopra dei suoi meriti o dei suoi doveri, alimentando la situazione attuale, fatta di privilegi che gli italiani non condividono, ma ai quali hanno collaborato con la loro indifferenza o, peggio, la loro deferenza eccessiva verso la politica, vista come qualcosa che deve "dare" al cittadino, ma ad personam!

ROMOLO RICAPITO


IL RECORD DI LILIA SILVI: RITORNA AL CINEMA DOPO 61 ANNI!

Bellissimo il documentario "In Arte Lilia Silvi", del regista molfettese Mimmo Verdesca, ripresentato al Bifest di Bari.
La protagonista e interprete, Lilia Silvi, 90 anni, ha stabilito un record: ? tornata al cinema dopo 61 anni, nel 2011, col film Gianni e le Donne.
Un autentico record per chi fu un`attrice nota negli anni `40, la preferita (con Alida Valli e Greta Garbo) di Benito Mussolini.
Ma Lilia Silvi non si occup? mai di politica.
Antesignana di showgirl e veline che sposano oggi i calciatori (convol? a nozze con Luigi Scarabello, del Genoa), si ribell? al cosiddetto metodo del "sof? del produttore": a un cineasta che stava per sbottonarsi i pantaloni in sua presenza, rifil? una sberla, ottenendo ugualmente la parte in un film.
Una clausola dei contratti, voluta dal marito calciatore, le impediva di essere baciata sugli schermi. Un`antidiva casta ma spiritosa, che ha vissuto 67 anni di felice vita coniugale e che adesso, dopo il film di Gianni Di Gregorio, ha bissato il suo ritorno con questo film-documentario, che ? anche il ritratto di un`epoca.

ROMOLO RICAPITO
Aprile 2012
 




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