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Lavoro / Milliardaire

DISTRETTO PRODUTTIVO DELLA CREATIVITA’

LUNED? 23 Aprile riunione delle 207 realt? iscritte per l?elezione del comitato che dovr? stilare il Piano di Sviluppo

Ad un anno circa dalla raccolte delle adesioni, si ? riunito presso il Cineporto di Bari (Fiera del Levante sede Apulia Film Commission) il Comitato costituente del Distretto Regionale Pugliese della Creativit?.
207 furono gli operatori culturali ad accettare la sfida lanciata da un Ente controllato dalla Regione Puglia (AFC) di costituire il DISTRETTO come prevede la legge 23 / 2007 e indi di stilare il Piano di Sviluppo.
A Maggio scadono i 180 giorni per questo primo e fondamentale passo infatti per ora il Distretto ? stato riconosciuto indi in maniera provvisoria.
Sono tre le principali direttive da dare al distretto: internazionalizzazione, formazione, ricerca e sviluppo.
L?APPUNTAMENTO ora ? per LUNEDI? 23 APRILE, dalle ore 9.00 per I GRUPPI DI LAVORO che dovranno nominare ognuno un proprio rappresentante (e magari due vice) per poi eleggere all?interno del COMITATO PROMOTORE il Presidente.
I settori sono stati cos? suddivisi:
1. Audiovisivo
2. Musica
3. Teatro
4. Danza
5. Arti visive e fotografia
6. Design
7. Servizi alla creativit? e alla cultura
8. Tecnologia
9. Comunicazione, grafica, editoria, broadcasting
10. Organizzazioni Sindacali
11. Organizzazioni datoriali
12. Universit?
13. Tpp/Afc

Ecco una sintesi dei vari interventi della riunione del 10 Aprile

Nel suo interventoMaselli (pres. Afc) sottolinea la possibilit? di far POLITICA culturale specie in previsione dei Fesr 2020 asse VI, che distribuiranno milioni di ? ma conferma che non pu? essere un sindacato ma una rete di operatori che abbia capacit? di protagonismo, di idee e progetti da presentare alla Regione Puglia per attirare cos? i finanziamenti Europei.
Ringrazia anche il progetto Bollenti Spiriti (importante l?esempio dei Laboratori Urbani, n.d.r. ), nella persona del presente Annibale d?Elia.
Il Teatro Kismet che non risultava invitato nella persona di A. MASIELLO ha proposto anche una quota d?iscrizione per poter meglio concretizzare il progetto.
Andrea Costantino principalmente propone la riapertura dei termini di iscrizione al Distretto per dare anche ai nuovi il diritto al voto (cosa invece votata con maggioranza contraria al termine della riunione). Si pone la giusta domanda del chi siamo (e dare una vera identit? al Distretto sar? la vera sfida n.d.r.) Nella specifica della sua competenza cinematografica parla del valore economico di un corto e dei dati (di botteghino) taroccati dei film per venderli a Rai, Mediaset o Sky.
Enzo Toma, regista teatrale e gestore di un Teatro Abitato esprime critica per la differenza tra aziende culturali e le tante associazioni culturali in merito a tasse e altri aspetti fiscali.
Paolo De Cesare presenta la sua s.r.l. e puntualizza i TRE MOTIVI i tre settori su cui il Distretto deve lavorare: Internazionalizzazione, FORMAZIONE, ricerca e sviluppo (innovazione).
LONGO dirigente della CONFARTIGIANATO parla del lavoro svolto per la creazione di questo distretto nonch? la disponibilit? operativa della sua associazione di categoria.
Alcuni operatori provenienti da FOGGIA E LECCE ricordano il centralismo barese e la conseguente scarsa partecipazione di operatori delle loro zone, ponendo cos? le basi su una eventuale distribuzione territoriale degli incontri.
LARA CASTIGLIANO che si occupa di AUDIOVISIVI AL CINEPORTO di LECCE parla del LIBRO VERDE e dell?importanza di organizzare incontri con i buyers per la distribuzione cinematografica.
Interviene anche un delegato del DISTRETTO COMUNICAZIONE (edit. Cartotecnica - pres. Nicola Cacucci) parla di problemi di accesso al credito (e non ? il solo), ricerca degli aspetti manageriali del settore per capire quanti posti di lavoro si sviluppano e quanti ne potrebbero sorgere.
Il Resp. Del Teatro SALTIMBANCO SANTERAMO parla del distretto come un necessario piano di sviluppo del settore.
In vari interventi si ? parlato della gestione e valorizzazione dei BENI CULTURALI in Italia tema fondamentale per tanti operatori che vedono come lo Stato ? troppe volte incapace di sfruttare al meglio le importanti risorse italiane.

Il mio intervento: Raimondo Cucciolla (dir. Edit. Testi & Umori ? Pro arts sas promozioni e produzioni artistiche)
La cultura ? un bene cos? immateriale da essere ogni lavoro nel settore non da posto fisso, pertanto ogni occasione utile per fare rete e creare progetti ed occasioni per meglio lavorare nel complesso mercato dell?arte e dello spettacolo sono appuntamenti importanti.
La richiesta trasparenza nei confronti delle istituzioni, maggiori informazioni utili per gli operatori e la fondamentale cooperazione sono tra i tanti motivi del perch? ora tocca agli operatori culturali darsi da fare e creare un percorso comune, ringraziando i promotori istituzionali dell?iniziativa (Afc e Tpp).
Bisogna favorire chi produce con privati e non chi campa solo con contributi pubblici.
Buon esempio ? il Tax credit come possibilit? da parte degli sponsor privati di defiscalizzare l?intero investimento pubblicitario nonch? di diventare soci di produzioni cinematografiche.
In merito positivo ? il lavoro iniziato dal progetto Cultura Futura (con la Camera di Commercio Italo Orientale) per fare una proposta di legge per estendere il Tax Credit anche alle altre produzioni della cultura, dell?arte e dello spettacolo.
Per la formazione del personale come per produzioni in Rete sar? fondamentale il Distretto come possibilit? di incontro e di interscambio di idee nonch? per il fondamentale aspetto politico che deve avere comunque un valore di rappresentanza nei confronti delle istituzioni, superando cos? il limite SINDACALE (le ass. di categoria riconosciute sono le uniche che possono sedere nelle commissioni regionali come parlamentari).
Giusto per il Distretto guardare alle altre esperienze di altri distretti e seguire le direttive e la spesa pubblica sia della Regione Puglia sia della U. E. per meglio comprendere le programmazioni.
Spero inoltre di poter essere utile con il mio lavoro aggregativo sviluppato nel progetto Pro arts che da anni intende mettere insieme operatori culturali artisti e location sia per piani di comunicazione integrata condivisi, sia per meglio organizzare eventi e progetti in rete.
Per l?operativit? nel mese che manca alla scadenza suggerisco: Di nominare per ciascun comparto un responsabile e due vice nonch? di raccogliere una cifra simbolica di iscrizione (anche solo 5/10 ?) sia per retribuire con un semplice gettone di presenza chi si occuper? di redarre il primo Atto Costituente nonch? per altre iniziative di Aggregazione, informazione e sviluppo del settore.
Concordo inoltre con la decisione presa di non aprire a nuovi iscritti prima della costituzione del Distretto ma di dare immediata apertura alle iscrizioni subito dopo la scadenza di Maggio, per poter dare corpo da un distretto che sia realmente partecipativo ricordando comunque che avr? semplici funzioni di indirizzo e non sar? un organismo di produzione o di distribuzione di fondi pubblici.

Al termine dell?incontro e prima di redarre questo report ho chiesto un intervento programmatico scritto ad alcuni intervenuti. Eccoli:

Angelo Amoroso d`Aragona ieri ho visto grande immaturit? e credo ne siamo tutti colpevoli. Il Distretto non doveva avere due soci pubblici (AFC e TPP) come promotori ma se non lo avessero fatto loro non sarebbe mai partito. Ora si rischia di portarci appresso questo handicap di partenza e il ritardo accumulato anche nell`avvio della fase costituente ne ? il segno. Io non ho le idee chiare e non potevo averle avendo appreso ieri per la prima volta cosa ? un Distretto ma in realt? dovendo ancora approfondire e studiare. Buono che la palla torni in mano ai soggetti privati e questo ? un dato molto positivo e da me non atteso (da cui anche la mia impreparazione).
Nonostante la relazione introduttiva e l`intervento di Silvio io ho sentito ripetere cose che non c`entravano nulla. L`impreparazione non era mia ma generale. Nel Distretto non ci devono entrare tutti, non servirebbe a nessuno. Nel Distretto non si fa rivendicazione o politica di settore. vi sono le associazioni di categoria e le sedi politiche per farlo. Nel Distretto qualcuno di noi deve mettere idee e soldi per intercettare risorse comunitarie e poter crescere economicamente.
Questo porter? un beneficio a tutto il comparto ma si tratta di singoli interventi mirati sui tre assi da loro indicati: innovazione, formazione e internazionalizzazione. Personalmente sto pensando a come capitalizzare l`esperienza maturata in RECIDIVI a tal fine. Facemmo nascere RECIDIVI in Fiera per andare proprio in questa direzione di capacit? di auto organizzazione di un Distretto intorno alla AFC. Quando dico immaturit? mi riferisco anche ad una esperienza che si ? arenata intorno a delle carenze strutturali. Le ho sentite e viste tutte ieri. Per me la capacit? di articolare un intervento privato sul fronte della conservazione e archiviazione rimane una idea valida e perfettamente in linea con il Libro Verde europeo.
La proposta emersa di un polo educational partendo da una Public Library dentro la Caserma Rossani di interesse regionale e che guardasse al
 




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