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A TUTELA DEI CITTADINI !

A TUTELA DEI CITTADINI !
Essere cittadini in un mercato aggressivo non ? semplice. Spesso ci si sente truffati ed impotenti, con troppe aziende che violano le regole principali, malgrado negli ultimi anni la trasparenza, la privacy, le class action sono stati strumenti adottati a favore dei cittadini, bisogna essere vigili e sapere i propri diritti? nonch? trovare chi ci sappia difendere! In questa rubrica, l`Avv. Massimo Melpignano autore di un libri e, da cassazionista, ha difeso nei tribunali italiani i consumatori ottenendo tra le altre: il primo decreto ingiuntivo in Italia contro una banca per la consegna di documentazione relativa agli investimenti finanziari, il pignoramento di una banca per ottenere la restituzione di somme investite in bond argentini. Ecco a voi quindi un ottimo difensore... Pronto all?attacco contro le ingiustizie!

ECCO UNA SELEZIONE DI NEWS TRATTE DAL LAVORO DELL?AVVOCATO MELPIGNANO.
Contenuti a cura dello staff di www.studiomelpignano.it e dell`avv. Massimo Melpignano, V. Presidente Adusbef Puglia.
www.studiomelpignano.it e www.adusbef.bari.it sono i siti per la tutela dei vostri diritti di cittadini e consumatori.
Per denunciare gli abusi: melpignano@studiomelpignano.it Tel. 0805021132 0805016330 - Fax: 0805022906 - Skype: segreteriamelpignano


Rinviato a giudizio funzionario di rilevante banca popolare: aveva venduto una polizza assicurativa per ? 500.000,00 a consumatrice ultranovantenne.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nella persona del pubblico ministero Dott.ssa Myriam Iacoviello, ha rinviato a giudizio un dipendente di una rinomata banca popolare, all?epoca addetto alla filiale di Ostuni, con l?accusa di aver venduto mediante artifizi e raggiri una polizza assicurativa del tipo ?Derby Index linked 2006? ad una consumatrice, all?epoca ultranovantenne.
I fatti risalgono all?anno 2006, quando alla anziana pensionata fu prospettato dal funzionario di acquistare questa polizza assicurativa, con una durata minima di sei anni, con un conseguente investimento di 500.000,00 euro. Secondo l?accusa formulata dalla Procura, la vendita sarebbe avvenuta mediante artifizi e raggiri consistiti nell?omettere di consegnare alla consumatrice il fascicolo informativo e comunque nell?aver consegnato una nota informativa dal contenuto contraddittorio e poco chiaro, nonch? dall?aver omesso maliziosamente di riferire alla consumatrice che quello venduto era uno strumento finanziario complesso non adeguato alla sua et? avendo la stessa una prospettiva di vita di molto inferiore all?orizzonte temporale della polizza. In conseguenza della vendita, si legge nel Decreto di citazione a giudizio, il funzionario causava un grave danno alla consumatrice e procurava a s? e alla banca un ingiusto profitto, consistente nell?ottenere la prestazione del consenso in ordine alla sottoscrizione di due polizze per un investimento complessivo di ?. 500.00,00.

Opposizione a contravvenzioni e deposito in cancelleria e non al domicilio eletto: incostituzionale

Una sentenza importante che i Giudici di Pace hanno trovato?
Talvolta sul web alcune sentenze passano inosservate. Una esemplare ? quella che indichiamo, grazie al lavoro di documentazione dei giudici di pace. Viene elevata una contravvenzione, opposto un ricorso, ma tutte le comunicazioni vengono fatte tramite deposito in cancelleria e non al domicilio del ricorrente che abita in altro distretto. La Corte Costituzionale dichiara che con le nuove tecnologie se il ricorrente indica una modalita` per comunicare alternativa (fax, email o altro) la cancelleria deve tenerne conto.
L`effetto piu` importante ? questo: il ricorrente, indicando altre modalita` di comunicazione tramite norme vigenti (e penso alla pec o al fax giusto per avere maggiore traccia delle comunicazioni) dovra` essere contattato tramite tali recapiti.
Approfondimenti giuridici disponibili on web.

Equitalia e cittadini: parte la rivolta degli onesti
"Il sindaco di Bari Michele Emiliano incarna un sentimento diffuso tra i cittadini. Equitalia viene vista come uno strumento di vessazione. Le cifre richieste riportano spesso aumenti esponenziali rispetto alla cifra originaria e non sono infrequenti i casi in cui gli oneri accessori sono maggiori rispetto alla somma originaria." A dichiararlo ? l`Avv. Massimo Melpignano, che da alcuni mesi ha assunto la carica di segretario nazionale della Federcontribuenti, la federazione nazionale dei contribuenti dello Stato. "Emiliano vada avanti nella propria battaglia politica. Oramai banche ed Equitalia sembrano avere l`unico obiettivo di alleggerire le tasche dei cittadini, esigendo il pagamento di somme spesso illogiche, se non addirittura non dovute".
"Equitalia - prosegue Melpignano - anzich? muovere oscure minacce al sindaco Emiliano riservando di avviare azioni penali a tutela della propria immagine, - immagine che Equitalia ? stata bravissima a compromettere da sola con i propri atteggiamenti - dovrebbe con grande umilt? aprire una riflessione al proprio interno ed aprire un tavolo di concertazione con i contribuenti. Non sempre, anzi molto raramente, chi non paga non vuole pagare. Molto spesso ? pi? semplicemente impossibilitato, strette come sono le famiglie tra la morsa del precariato, della inflazione, dell`aumento dei beni, delle rate dei mutui." E` ora di intensificare la rivolta degli onesti, che Federcontribuenti nazionale ha lanciato nella affollata assise pubblica del 16 aprile a Roma. Federcontribuenti ha attivato il numero verde 800984786, in funzione 24 ore su 24, a disposizione dei cittadini per raccogliere denunce e segnalazioni su casi di vessazione poste in essere da Equitalia".
ENEL SBAGLIA NEL FATTURARE GLI IMPORTI E MINACCIA DISTACCO: UTENTE SPORGE DENUNCIA
Esasperata dalla situazione creata dall?Enel, azienda di Massafra (TA) denuncia l?accaduto alle autorit? competenti.
Dopo aver ripetutamente lamentato ad Enel Energia s.p.a. la mancata fatturazione dei consumi. Dopo le segnalazioni riceveva dapprima fatture irregolari (ad es. i consumi di Giugno 2008 venivano fatturati tre volte e quelli di Settembre 2008 venivano fatturati tre volte a Giugno 2010). I successivi consumi relativi al periodo Ottobre 2008 - Aprile 2010 venivano invece tutti fatturati tra il 24/05/2010 e il 21/06/2010, cio? a dire che i consumi di energia elettrica di 19 mesi venivano fatturati in 29 giorni.
Solo in tale occasione l?azienda di Massafra apprendeva che l?Enel richiedeva pagamenti per quasi 80.000,00 euro. Dopo innumerevoli contestazioni l?Enel acconsentiva ad una verifica del gruppo di misura che un incaricato Enel rilevava essere malfunzionante. Nonostante i ripetuti contatti con l?incaricato dell?Enel, continuavano a pervenire richieste di pagamento. Al momento ? in corso giudizio di accertamento tecnico preventivo dinanzi il tribunale di Taranto. Nonostante tutto questo, l?Enel Energia S.p.A. ha continuato imperterrita a minacciare la sospensione e la risoluzione del contratto di fornitura di energia elettrica e a diffidare la cliente a procedere al pagamenti di somme che tecnici stessi dell?Enel hanno riconosciute illegittime perch? frutto di errata rilevazione di contatore difettoso.
L?utente, assistito dall?ADUSBEF e dal V.Presidente Puglia Avv. Massimo Melpignano, ha denunciato l?accaduto all?Autorit? di Vigilanza, richiedendo l?intervento sulla vicenda anche delle Autorit? locali.
Sono sempre pi? frequenti i casi di cittadini oggetto di vere e proprie vessazioni per ritardata o omessa fatturazione. Senza fattura i clienti non possono pagare perch? non sanno quanto devono pagare. Quando poi i gestori decidono di emettere fattura, richiedono il pagamento immediato di importi consistenti, perch? relativi a periodi lunghi di consumo, minacciando il distacco. Invitiamo i consumatori e gli utenti a non subire passivamente tali situazioni e a denunciare l?accaduto alle Autorit?. Adusbef ha attivo un numero verde : 800-984786 per segnalazioni e denunce.
 




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