La "Paulina" scabrosa di GIOVANNA BETTO

"LO DICO CON SINCERITA`: HO SCRITTO LA MIA STORIA SCABROSA SENZA MORBOSITA`!" E` stato presentato in anteprima nazionale a Bari dal Presidio del libro, il romanzo di Giovanna Betto "Paulina", edito da Portaparole, 18 euro e 50. La scrittrice, al suo esordio letterario, si ? presentata all`incontro con un vestito leopardato, senza maniche, curiosamente con le "macchie" di leopardo che si ingigantivano sull`addome, al quale ha abbinato come accessori un paio di orecchini ovali, composti da grosse pietre turchesi e sandali egiziani con applique di cuoio tonde, raffiguranti dei fiori basici. La Betto, arrivata appositamente da Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) con un viaggio di sei ore in automobile, ha poi adottato un paio di occhiali neri "vintage" con delle curiose applique bianche posizionate di lato, sulle stringhe, a forma di dadi . Coi capelli sciolti e neri, la narratrice, che ? anche giornalista, aveva un aspetto incredibilmente pi? giovane dei suoi 45 anni, reso ancora pi? simpatico dalla timidezza , unita a una forte modestia e a un sano spirito naif. Col suo modo di fare, l`ospite del Caff? d`Arte ricordava tra l`altro la cantante Arisa prima maniera, quando quest`ultima lanci? al Festival di Sanremo il brano "Sincerit?". In "Paulina" , Giovanna Betto tratta con grande pudore una vicenda di pedofilia di una baby prostituta dodicenne, raccontandone senza alcun compiacimento o morbosit?, ma con grande delicatezza e partecipazione emotiva. Il romanzo si svolge in una citt? non identificata, per una precisa scelta stilistica dell`autrice, la quale vuole alludere al fatto che questa vicenda potrebbe aver luogo in qualsiasi citt? del globo. Paulina, arrivata sulle coste italiane dall`Albania , incontra in Italia il Male, rappresentato dallo sfruttamento del corpo dei minori da parte di gente senza scrupoli, collocata tra la classe medio alta. Betto ha lamentato che attualmente siamo invasi dalla violenza della cronaca nera, sessuale e insieme psicologica, ad opera dei media che enfatizzano particolari vicende note a tutti (Yara, Sarah) al puro scopo di mercificarle. "Nel mio romanzo, o racconto- ha spiegato l`autrice- non volevo attrarre il lettore col sesso e la scabrosit? di temi come la pedofilia e la violenza sui minori, indugiando nell`esplicito". La scrittrice ha quindi letto un breve brano del romanzo (pag. 36) allorquando Paulina, impiegata come donna delle pulizie dal dottor Luigi, viene avvicinata da questi con le sue sporche attenzioni. Ma Paulina in questo e in altri casi, resta "indifferente", per resistere al male e sconfiggere quasi l`orrore della sua condizione. Si ? parlato anche di "sdoppiamento di personalit?" della protagonista , che si adatta, man mano, alle situazioni pi? drammatiche e sconvolgenti , con "arrendevolezza silenziosa". Per la Betto, che svolge l`attivit? d`insegnante d`italiano per stranieri dai 16 anni in su, scrivere questo romanzo (iniziato nel 2004, poi ripreso recentemente e infine terminato) ? stata una necessit?. Nell`esercizio della sua professione, la scrittrice-giornalista ? venuta in contatto con tante situazioni e storie tristi, scegliendone una su cui lavorare, che fosse per? rappresentativa di tutte. "I giovani stranieri in Italia- ha detto- hanno grosse difficolt? a formarsi un`identit?. Non parlo solo di quelli albanesi, ma pi? compiutamente anche degli arabi e dei cinesi. Paulina potrebbe essere mille persone , appartenente a qualsiasi etnia. In questo mio romanzo, che riflette in molte cose la mia Sicilia, ho voluto riversare parte del mio lavoro di educatrice". Il libro sta gi? destando molto interesse e sar? presentato dall`autrice anche nelle scuole, avendo ricevuto gi? molte richieste in tal senso. ROMOLO RICAPITO