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Ritorna Beppe Grillo e il suo V-day

Folla oceanica a Torino per il secondo appuntamento dedicato alla libert? d?informazione

Il 25 aprile di quest?anno non sar? ricordato solo ed esclusivamente come il giorno della liberazione dal nazifascismo ma anche come la data del secondo ?Vaffa-day? organizzato dal comico nonch? top-blogger Beppe Grillo, ormai 60enne ma pi? che mai su di giri.
Oggetto della nuova manifestazione ? stata la ?libert? d?informazione?, non a caso fatta coincidere con il 25 aprile, per sottolinearne la portata liberatrice. E? stata inoltre prevista una raccolta di firme che prevede l? abolizione dei finanziamenti pubblici all`editoria, l? abolizione dell`ordine dei giornalisti e l? abolizione della legge Gasparri.
Fulcro ne ? stata Torino, citt? simbolo della Resistenza, dove una folla di oltre 50000 persone, con 150 giornalisti accreditati ha assistito all? orazione del comico genovese, il quale, in maniera diretta, ha accusato il neo-premier Silvio Berlusconi e con lui il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano reo di essere ?il presidente dei partiti? anzich? degli italiani. Inveisce cos?: ?Morfeo Napolitano dorme, fa il pisolino, poi esce e monita. Il referendum elettorale andava fatto prima, non dopo le elezioni?. Poi prende di mira il Cavaliere e la legge Gasparri e con essa il suo ideatore: ?Pensate se Obama da presidente fosse anche il proprietario della Fox, della Abc e di altre televisioni?. Pochi ricordano infatti che nel 2004 (sotto il governo Berlusconi) l?istituto di ricerca Freedom House classific? l?Italia al 74? posto dopo il Botswana nella classifica sulla libert? di stampa, con la dicitura ?partly free? (parzialmente libera).
Presenti all?evento le maggiori testate e tv straniere, tra cui Bbc, Cnn, AlJazeera che il comico ha salutato con entusiasmo definendole come uniche televisioni libere, ?sprizzanti democrazia?. Curiosa la vicenda dell?emittente privata Eco-tv, concessionaria dell?evento, cui hanno ?oscurato? il numero verde messo a disposizione degli spettatori?.numero assegnato dalla Telecom, che notoriamente ? bersaglio delle critiche di Beppe Grillo. Durissimo ? stato l?intervento di Marco Travaglio, giornalista dell?Unit?, che ha schernito l?esito delle consultazioni elettorali, come il risultato di una manipolazione subita dagli italiani in questi 15 anni intercorsi da Mani Pulite e dalla successiva ?discesa in campo? del Cavaliere. Presente anche il magistrato di Catanzaro Luigi De Magistris e Maria Fida Moro, figlia dello statista ucciso dalle Brigate Rosse, la quale ha affermato: "Il nostro Paese ? diventato privo di memoria e compassione".
Molte le reazioni al polverone alzato da Torino, in primo luogo quella del presidente dell?Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca il quale ha ribadito che ?l`Ordine dei giornalisti va rafforzato, non abolito? aggiungendo in merito ai finanziamenti all?editoria che "alcune testate li ricevono senza meritarli, ma se non ci fossero finanziamenti, sarebbero ridotte al silenzio alcune voci libere, che non ce le farebbero a camminare da sole?.
Si aggiunge la voce di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, che riferendosi al leader dell?Italia dei Valori, Antonio Di Pietro (anche lui favorevole alla cancellazione dell?Ordine) replica: ?sfidiamo lui e tutta la politica alla riforma ma Di Pietro stavolta con il suo urlo, mediatico, non ci ha proprio azzeccato".
Scontata e sarcastica la risposta dell?ex-ministro Maurizio Gasparri (An) autore dell?omonima legge, ora nel mirino del V-day : ?La legge Gasparri resta in vigore e sar? applicata. Serve solo una piccola e secondaria modifica?. Ammonisce poi i partecipanti alla manifestazione affermando che ?le firme raccolte oggi per eventuali referendum, sono nulle perch? le norme non consentono ora iniziative simili" e aggiunge, non soddisfatto, che "quando e se si terr? poi tra molti anni il referendum non si raggiunger? il quorum e vincer? la legge Gasparri?.

Giuseppe Lopez
26/04/2008
 




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