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BOLSONARO OVVERO IL GRANDE NULLA

Luca Sinesi, da anni attivo in Brasile, ci invia questo suo contributo sul ?Fenomeno Bolsonaro? il nuovo Presidente brasiliano...

A Maggio 2019, dopo solo 5 mesi di Governo, il Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Jair Bolsonaro, il grande ?fenomeno? delle Elezioni Presidenziali del 2018, si ? ritrovato con la minore approvazione popolare tra i Presidenti in tutta la storia del Brasile.
Non ? una sorpresa: in questi pochi mesi di Governo, Bolsonaro ha dimostrato di non avere la minima capacit? di governare, cosa che lui stesso ha ammesso qualche giorno fa quando si ? sfogato con i suoi collaboratori dichiarando che il Brasile ?? ingovernabile?.
In realt?, Bolsonaro ?sta facendo cose?, molte cose: ha dato il via libera alla deforestazione selvaggia dell?Amazzonia, ha dichiarato che le popolazioni tradizionali (indigeni e quilombola) non sono priorit? per lo sviluppo del paese, ha abolito il Ministero della Cultura, ha tagliato il 23% dei fondi per l?educazione pubblica, specialmente per l?educazione infantile (con la chiusura di migliaia di asili pubblici), vuole controllare l?operato delle ONG brasiliane e ha fatto pubblica dimostrazione di sudditanza agli Stati Uniti facendo il saluto militare alla bandiera americana e cantando primo tra tutti il coro ?USA, USA, USA!?.
Peccato che le stesse autorit? statunitensi lo considerino un guitto di periferia: nel suo ultimo viaggio negli USA, Bolsonaro non ha trovato nessuna autorit? disposta ad incontrarlo (i sindaci di New York e Dallas si sono rifiutati di dargli udienza) e perfino l?ex-presidente Bush l?ha incontrato con ritrosia.
Che differenza dal governo del PT (Partito del Lavoratori): gli ex-presidenti Lula e Dilma, e specialmente Lula, non solo erano ben visti a livello globale come esempi di sviluppo economico basato sulla redistribuzione del reddito (famosa la frase di Obama quando ha incontrato Lula: ?He is the Man!?), ma hanno raggiunto traguardi storici come la redistribuzione del reddito, l?accesso delle classi pi? vulnerabili all?Universit?, la disoccupazione ai minimi storici, la costruzione di milioni di case popolari e la distribuzione dell?elettricit? nelle zone pi? remote del paese.

Quando Bolsonaro dice che il Brasile ? ?ingovernabile?, in realt? ammette di non avere la bench? minima capacit? di governare un paese continentale come il Brasile. Il suo mandato si ? sin dall?inizio distinto per il suo ?vuoto attivismo? su Twitter e per annunci improbabili come la non utilit? delle materie umanistiche per lo sviluppo del paese, la soppressione di pubblicit? che rendevano visibili i diritti LGBT e la nomina di ministri ?mistici? che vedevano Ges? e la Madonna in alberi da frutta.

Le politiche economiche? Tutte incentrate sulla Riforma delle Pensioni preparata dal Ministro dell?Economia, Paulo Guedes (forse l?unico dei suoi ministri ad avere una minima visione politica), che passa di Commissione in Commissione al Parlamento con poche chance di approvazione per l?incapacit? del Presidente di articolare la bench? minima maggioranza parlamentare. Persino il Presidente della Camera, Rodrigo Maia, appartenente ai uno dei partiti pi? tradizionali della destra brasiliana (DEM, ex PFL) e quindi teoricamente alleato del Presidente, ha pubblicamente redarguito Bolsonaro dicendogli di ?uscire da Twitter e iniziare a governare?.

Anche la bandiera del ?No alla Corruzione?, certamente uno dei motivi alla base della sua elezione, si sta dimostrando un mero drappo scucito dopo che Fl?vio Bolsonaro, figlio del Presidente e attuale Senatore, ? stato accusato di riciclaggio di proventi della corruzione attraverso la compravendita sospetta di appartamenti e negozi a Rio de Janeiro.

Molti scommettono ormai su una rinuncia o un possibile impeachment del Presidente. Uno degli articolatori di queste manovre ? proprio il Vice di Bolsonaro, il generale Mour?o, appoggiato dall?Esercito, che in caso di rinuncia o di impeachment si ritroverebbe a governare il paese. Dall?altro lato, la sinistra ? evidentemente orfana di Lula, che si trova ancora in carcere ed ? ufficialmente ineleggibile, anche se una sua candidatura alla Presidenza lo verrebbe quasi certamente vincitore (prima di essere imprigionato per accuse di corruzione tutt?altro che provate ? molti giuristi affermano che la sua condanna sarebbe inammissibile in qualsiasi altro paese del mondo). Quando era ancora ufficialmente Candidato alla Presidenza, Lula era in testa a tutti i sondaggi.

? in realt? molto difficile prevedere gli scenari dei prossimi anni, o addirittura dei prossimi mesi: certamente, se la Riforma delle Pensioni non dovesse essere approvata alla Camera entro la fine dell?anno, Bolsonaro non avrebbe pi? nessuna base concreta per governare. Potrebbe dimettersi, accusando che ?i poteri forti? non lo lasciano governare, come ha gi? dichiarato nelle scorse settimane. Ma chi prenderebbe il potere sarebbe proprio il suo Vice, il generale Mour?o, che governerebbe fino alle prossime elezioni nel 2020. Scadenza che potrebbe rivelare la grande sorpresa del ritorno di Lula sulla scena politica?

 




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