Charles Manson e la fidanzata 25enne

di Romolo Ricapito Allora c?? proprio speranza per tutti? Charles Manson, 79 anni, mandante della strage di Bel Air, nella quale nel 1969 mor? anche la moglie incinta di Roman Polanski, la bellissima Sharon Tate, dovrebbe sposarsi con una brunetta di 25 anni. La giovane, che da sette anni visiterebbe in cella l?attempato criminale ogni fine settimana e per ben cinque ore sia di sabato che domenica (forse inizialmente soggiogata da un?insana curiosit? per un personaggio ?malefico?) sembrerebbe intenzionata di fare di Manson suo marito. Nel passato di Star, come Manson ha ribattezzato la sua fidanzata, abuso di droghe e una reclusione ad opera della sua famiglia per curarla da tale dipendenza. Ecco cos? come il disagio giovanile si abbina a una figura che pu? essere mitizzata da chi ? forse incapace di valutare le sofferenze e la crudelt? che un simile personaggio ha causato in passato e che ancora oggi paga con l?ergastolo a vita. Ma alla venticinquenne tutto questo pare non interessare: forse tranquillizzata dal fatto che Manson non uscir? mai di prigione e che dunque non potr? mai essere lei una sua ?vittima?, la brunetta vittima lo ? di s? stessa e di una inutile popolarit? alimentata da un?intervista a Rolling Stone con tanto di foto-documento. Nei progetti della ragazza, andare ad abitare in una casa vicino a una baia col marito, qualora il matrimonio venga celebrato. Manson forse ? contento: il suo fascino perverso ha colpito ancora a quarantacinque anni da quella strage di cui fu l?ideatore. Ma forse si tratta di una manovra pubblicitaria per ottenere qualche copertina e non essere dimenticato, con la complicit? di una giovane donna incapace di vivere senza la luce riflessa di un mito del male: luce che illumina in modo spettrale una vicenda che definire squallida ? sin troppo semplice. Forse essa attiene a pagine ancora del tutto inesplorate della psichiatria.