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Conversazione/intervista con Franca Rame

www.francarame.it
Non perch? Franca Rame sia una riconosciuta artista della storia teatrale del nostro Paese, della storia stessa del teatro mondiale, un nome di sicura attrazione quindi; neanche perch? ? candidata per il Senato con l?Italia dei Valori dell?ex magistrato Antonio Di Pietro, molti potrebbero dire: ancora un nome, ancora un tentativo; no, niente ammiccamenti, niente speculazioni.
Siamo, senza retorica, ad una svolta fondamentale della nostra storia, della storia della nostra piccola Italia, della nostra marginale realt? che rischia di essere irreversibile, drammaticamente degenerata.
Allora, Franca Rame perch? ? una memoria storica, perch? in questa conversazione/intervista ci ha rilasciato l?elaborazione di chi non pu? pi? fare una aprioristica dicotomia destra-sinistra ma, proprio perch? gli anni decisivi della nostra possibile evoluzione li ha vissuti da protagonista, ci pu? consegnare una riflessione critica, incondizionata, realistica.
Tra non molti anni diremo: questa ? gi? storia!; allora, perch? non raccoglierne gi? da adesso i frutti?
Un?altra riflessione prima di lasciarvi alla lettura: avete visto mai tanta gente di cultura impegnarsi in politica? Che un nuovo Rinascimento sia alle porte? Sta a come le genti supportano queste ultime memorie storiche, sta a come noi tutti riusciremo a fare tesoro di questi ultimi insegnamenti.

In un suo spettacolo: Settimo: ruba un po? meno!, lei dice che ? sbagliato definire il debito pubblico come tale, ? una questione privata, un qualcosa che riguarda loro, politici e parlamentari, diciamo: malaccorti. Combattere gli sprechi e i privilegi ? uno dei suoi precisi impegni qualora dovesse essere eletta?.
Certo, quello che ? curioso e che forse la divertir? ? che in quegli anni (parliamo degli anni ?90 ndr) si spendevano, dati presi dal libro ?Lo Spreco? di Gianantonio Stella, 4 milioni al secondo, 237 milioni al minuto, 14 miliardi l?ora, oltre 300 miliardi al giorno, e siamo arrivati velocemente a 2.500.000.000 (due milioni e mezzo di miliardi). Oggi, il debito pubblico ? ancora pi? alto, siamo ad una cifra iperbolica che io non riesco a trovare perch? ci sono notizie tendenziose e non precise.
Ha gi? sondato una volont? comune con i suoi futuri colleghi? Come far?, come agir??
Intanto, prima devo essere eletta, in tal caso vedr? quali sono i miei futuri colleghi che la pensano come me, metteremo insieme una commissione. Comunque, con tutti i danari che mi arriveranno, sempre se sar? eletta, con il mio stipendio da senatrice former? una commissione. Ti cito una frase che mi piace molto e che d? l?idea di come intender? il mio lavoro: Non mi sieder? sullo scranno del Senato, rester? sempre in piedi, otterr? un mio primo obiettivo operativo, cio? l?istituzione di un osservatorio permanente sulla riduzione del debito pubblico focalizzando l?attenzione sugli sprechi della pubblica amministrazione che si traducono in spesa a carico dei contribuenti.
Quel mare di euro che forse prender? se diventer? senatrice li impiegher? per avvalermi di capaci consulenti esterni, raccoglier? e vaglier? le proposte dei cittadini per poter arrivare a realizzare cambiamenti semplici, fattibili e concreti.
Poi ci sono altre cose su cui battersi, penso all?inquinamento, noi stiamo morendo con questa aria che respiriamo, qui a Milano i morti sono mille e rotti all?anno, tutti i parametri europei non sono di gran lunga rispettati.
Leggevo pochi giorni fa delle riflessioni di Adriano Sofri a proposito della comunicazione negata nel regime carcerario, questi cinque anni sono stati disastrosi da questo punto di vista, la legge Bossi-Fini ha prodotto soltanto sovraffollamento mentre chi delinque gode ancora di regimi di libert? straordinari.
Come no, come no, patteggia e se la cava con una multa; i detenuti oggi nelle carceri sono oltre 15.000 in soprannumero, un sovraffollamento mai registrato prima di questi ultimi anni. Il problema ? grosso, bisogna garantire ai detenuti condizioni di vita umane che diano loro la possibilit? di rifarsi una vita, ? un investimento utile; la stragrande maggioranza dei detenuti che vengono qualificati professionalmente, che in carcere imparano un lavoro, che seguono programmi di reinserimento non si macchier? pi? di altri crimini, si sta meglio fuori con un lavoro e uno stipendio, al contrario, i detenuti che non ricevono nessuna formazione torneranno, nella stragrande maggioranza dei casi, a delinquere e ce lo dicono i dati, le statistiche del Ministero di Grazia e Giustizia. Quindi, creare una prigione umana non ? uno spreco di denaro ma un investimento che va ad agire contro la pratica del crimine riducendola, d?altra parte, e qui rivengo al suo discorso, ? inutile creare dei regimi di detenzione bestiali e poi permettere ai furbacchioni con un buon avvocato di eludere una giusta punizione per i loro reati.
Tra l?altro, le code alle poste degli immigrati dei giorni scorsi parla proprio il linguaggio della mortificazione.
Questa ? una vergogna! Per gli extracomunitari, l?idea che ho nella testa e che ho discusso con molte persone e con i diretti interessati, ? l?acquisizione innanzitutto della cittadinanza come strumento giuridico di integrazione. Quello che la gente dimentica e la Bossi-Fini ? estremamente deficitaria in questo senso, ? che gli extracomunitari sono una ricchezza enorme per il nostro Paese, persino Berlusconi ha ricordato, nel confronto con Prodi, quanti miliardi hanno versato di contributi. Questa legge ? ottusa, ci vuole una legge organica sul diritto di asilo, che nessun rifugiato politico venga trattato come sono stati trattati quelli di via Lecco, hanno dormito all?aperto, a Gennaio, sotto la neve, con i bambini piccoli in braccio; io non lo so, guardi che in Comune a Milano c?? chi veramente ha il cuore di pietra, si deve soltanto vergognare.
In Francia stiamo assistendo in questi giorni ad un probabile nuovo Maggio francese, qui intanto la nostra vita avanza a fatica tra i disordini a Milano di sabato 11 Marzo?.
S?, sui disordini di sabato 11 Marzo occorre fare una riflessione. Per me ? stato, dopo aver visto le notizie dei telegiornali, dopo aver letto i giornali, veramente un dolore, perch? uno sfacelo di questo genere specialmente sotto elezioni ? assolutamente negativo e condannabile per? attenzione, chiediamoci sempre, ? un copione che si ripete: a chi ? giovato?, queste macchine bruciate, questi negozi sfondati, a chi ? giovato tutto questo?, non alla sinistra, ? giovato alla destra che ha riempito la citt? di cartelloni con le fotografie degli incidenti.
Certo, allora mi riaggancio ad una delle domande successive. I segni di questo impoverimento culturale portano alla fine ad una scarsa considerazione degli interessi generali e ad una esaltazione di quelli privati, questo stato di cose ci ha portato alla condizione attuale. I nostri giovani, di fronte a questi esempi, come si sta formando, quale messaggio etico e morale sta maturando in questi anni?, e se sta maturando un qualsiasi senso etico e morale!
Prima di tutto ragioniamo sempre sui fatti. La televisione cosa ti passa?, cos?? l?avvenire per un ragazzo e una ragazza, cos?hanno davanti?, quale esempio, quale modello, quali possibilit?? Che cosa mangi?: pane e televisione, pane e Grande Fratello, pane e La Fattoria, allora, ? pi? difficile avere una vita culturale, diventa pi? facile inseguire il mito della celebrit? e ricchezza facili, magari andando a spogliarsi in televisione. Insomma, ? veramente una societ? che si sta mangiando da sola e stanno pagando tutto i nostri figli. Se lei facesse un discorso, non dico politico, ma culturale, senza neanche andare su specificit? teoriche, ma con la volont? di sondare un?aspirazione, un futuro immaginabile di un giovane, ne rimarrebbe disarmato, non hanno dentro pi? niente. Per fortuna non ? tutto cos?. C?? chi si occupa ancora della propria formazione culturale, chi manifesta, chi lotta per degli ideali, ma sicuramente pochi rispetto alla stragrande maggioranza; questo ? il risultato di ci? che passa l?uomo pi? potente d?Italia con le sue televisioni: pane e idiozia.
Sa qual ? la cosa che pi? mi ha scioccato?
Mi dica! E? vedere questo uomo, che ha pur dato una verginit? a personaggi come Fini, l?abbiamo addirittura visto con la papalina del rabbino, quest?uomo che era un fascista, delfino di?.., come si chiama?.
?..di Almirante! ?.era un suo pupillo e addirittura Berlusconi l?ha fatto diventare vicepresidente del Consiglio, a Casini, che era un bravo ragazzetto della DC, l?ha fatto diventare Presidente della Camera; insomma, oggi che Berlusconi sta perdendo colpi, quando l?ho visto l?altro ieri al meeting della Confindustria, veramente ero preoccupata per lui; che poi ha detto: ?Sono malato, non posso venire?, e poi ha tirato fuori una voce che uno malato non ce la fa a urlare in quella maniera forsennata; ma, tornando alla riflessione mi dico: come ? possibile che questi che devono tutto a Berlusconi stanno adesso prendendo le distanze? Questo non gli porter? fortuna, anche i militanti di destra non li perdoner?, li giudicher? per quello che sono: degli opportunisti.
Adesso la riport? a un po? di anni fa, allo scandalo del Pio Albergo Trivulzio?.. Il pezzo su Mario Chiesa ? fantastico perch? fu il primo arresto eccellente che diede inizio alla stagione di Manipulite; si tratta, tra l?altro, di fatti criminosi analoghi a quelli ideati da mio marito nel primo Settimo: ruba un po? meno del ?64 , tanto che Dario disse: ?Ma guarda, ci hanno rubato l?idea senza neanche pagarci i diritti d?autore.
Il copione del resto non cambia perch? l?altro giorno a Molfetta, nel barese, sono sta
 




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