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LA MAFIA NEGLI APPALTI... e il lavoro ai giovani
Intervista all?Assessore Minervini
Trasparenza&cittadinanza attiva Regione Puglia
Come assessore alla trasparenza cercherei di controllare gli appalti, che come ha detto il procuratore Grasso sono tra i maggiori interessi della Mafia in genere che blocca l`imprenditore e cerca di vincere gli appalti pubblici. Vede la trasparenza dei bandi pubblici come un modo per stoppare la vena imprenditoriale della Mafia?
Nessuna azione sola e singolarmente presa ? risolutiva. Solo il concorso coerente di una serie di azioni posto in essere da soggetti diversi possono sortire l`effetto di interdizione.
Certamente la trasparenza ? un elemento che quanto meno interdisce fenomeni degenerativi che possono insistere sull`atto dell`appalto.
La manipolazione degli appalti ? uno degli anelli della catena dell`azione mafiosa e accendere i riflettori piuttosto che spegnerli consentendo il mantenimento di zone d`ombra pu? favorire oppure ostacolare il compimento del disegno criminoso.
Certamente la legge che stiamo facendo sulla trasparenza ? un piccolo importante e per molti versi decisivo contributo che la Regione pu? dare alla bonifica dal nostro territorio del fenomeno mafioso.
Ha mai parlato con Don Tonino dell`utilizzo a favore dei giovani dei beni mafiosi?
Stiamo gi? lavorando con Libera da diversi mesi e insieme all`agenzia del demanio per incrementare, e l`abbiamo introdotto anche nel piano delle politiche giovanili, progetti specifici di coinvolgimento dei giovani nel riuso sociale dei beni mafiosi e nella prossima produzione strategica avremo delle risorse specifiche.
Minervini ? titolare del progetto regionale Bollenti spiriti
che finanzia e gestisce iniziative per la crescita nel lavoro dei giovani pugliesi:
http://bollentispiriti.regione.puglia.it/home.php
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