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ENTI-AZIENDE UN RAPPORTO DIFFICILE
Di Raimondo Cucciolla
Le istituzioni iniziano a pianificare mentre le aziende rimangono.. e continuano da sole
Qui l`anello mancante per la crescita del territorio.
Difficile mettersi d`accordo dalle parti nostre. Si pensa pi? al primato che all`organizzazione, e capita che istituzioni della stessa coalizione politica si mettano d`accordo per progetti operativi a medio e lungo termine mentre il territorio, le aziende e gli operatori, continuano a vivere nel loro microcosmo fatto di concorrenza sleale e incapacit? di fare rete.
La Regione pianifica con il Comune, il Comune di Bari promuove i Pis con i paesi della provincia, Taranto e lo stesso ente provinciale, l`Ente Lirico Petruzzelli subisce ammende economiche per non aver ancora inglobato soggetti privati.
Da un lato gli enti fanno rete per promuovere il territorio nei diversi e collimabili settori, ma fanno fatica ad interfacciarsi e rendere le loro operazioni immediatamente fruibili per le aziende.
I progetti sembrano dettati dall`alto con i privati che devono e-seguire le linee guida che non hanno potuto discutere, per mancanza di partecipazione attiva nelle scelte strategiche, spesso per un coordinamento della base che non parte, una rappresentanza propositiva inesistente o inascoltata.
Le istituzioni iniziano a pianificare mentre le aziende rimangono da sole.
Ecco l`anello mancante per la crescita del territorio
Insomma gli enti locali obbligati a saper fare di conto, sulla spinta di sempre maggiori responsabilit? economiche e decisionali, tra federalismo e devolution, non hanno dall`altra parte un referente certo che sappia contenere visioni tecniche e reali problematiche e sviluppi dei singoli settori.
Si procede a tentoni, e come successo per la visione della finanzia della citt? di Bari, Moody`s il colosso spalmadebiti inglese, concede un ottimo rating Aa3 (contrattazione del debito) al preparato ed esperto assessore all`Economia del Comune di Bari Boccia, non facendo mancare nella tecnicissima motivazione, un quadro dell`economia locale poco roseo anzi, che galleggia nella mediocrit?, per la parte dalle aziende e dalla capacit? di crescita del territorio.
Quindi l`Ente capace di pianificare e il territorio in situazione di stallo. Chi tende la mano e inizia a fare gioco di squadra? Come? Che si fa?
Si prendono a schiaffi gli operatori e li si costringe ad affiancarsi per spingere progetti e azioni comuni di creativit? inter-aziendale, con finanziamenti ?non a pioggia? ma che premiano chi si unisce per progetti a medio e lungo termine, che fanno aumentare le possibilit? di assunzione delle aziende per una crescita equilibrata e programmata. Sarebbe il caso.
Poniamo che all`Ente lirico Petruzzelli si presentino 10 operatori culturali baresi, capaci di produrre e creare spettacoli: dalla danza alla musica, dalla prosa alla lirica, dal cabaret all`arte figurativa e plastica, dal marketing culturale alle accademie di spettacolo. Sarebbero i migliori partner privati per un ente che deve produrre arte e spettacolo, far crescere artisti e falli vivere le dimensioni della grandezza del Petruzzelli.
I consiglieri d`amministrazione, politici nominati dagli enti, non sarebbero gli unici ad ascoltare il Sovrintendente nominato o il Direttore artistico designato, nella pianificazione del cartellone.
Avrebbero dalla parte loro il tessuto culturale, il miglior partner privati con cui affrontare le scelte, condividere i progetti che siano di produzione oltre che di cartellone.
Un intervallarsi di ?esperienze locali? che si confrontano e crescono con la scena occupata da artisti nazionali e internazionali. Non esclusivi padrini indigeni o cartelloni zeppi di produzioni esterofile ma un connubio che finalmente faccia rivivere un Teatro e l`intero tessuto economico.
Perch? il locale privato che lavora condividendo metodi e scelte delle istituzioni cercando anche altrove il ?lavoro?, ? l`idea giusta per crescere in un Glocal emisfero condito dalla cultura della partecipazione, turismo e attivit? produttive, storie e tradizioni a confronto.
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