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Se l`importante è …partecipare!

Proposte per un federalismo municipale solidale. Democrazia e bilancio partecipativo. La Rete Nuovo Municipio ne ha discusso a Bari con sindaci, assessori e Regione.

La Puglia ci prende gusto. Dopo aver scombinato calcoli politici e sbaragliato i lucidi piani delle botteghe di partito nelle ultime elezioni, si scopre improvvisamente un laboratorio in cui la partecipazione ? un attore fondamentale del mutamento politico. Un processo irreversibile che piuttosto che controllato, andrebbe convogliato nella direzione giusta. E la scelta della Rete nazionale per un ?Nuovo Municipio? e i cantieri sociali di Carta non poteva che ricadere su Bari come centro da cui rilanciare proposte e istanze di cambiamento.
Il 5 novembre a Villa Romanazzi Carducci si ? discusso di partecipazione , ruolo degli enti intermedi per lo sviluppo locale, accoglienza, diritti di cittadinanza, smilitarizzazione del territorio e riappropriazione pubblica e sociale dei servizi. Ma che vuol dire introdurre la partecipazione nella cogestione delle politiche pubbliche?
L`Assessore Guglielmo Minervini prova a rispondere concretamente citando tre progetti che toccano rispettivi gangli vitali dell`azione di governo. In primo luogo la ?programmazione strategica? che i fondi strutturali impongono di attuare nel periodo 2007-2015. ?Per fare di questo strumento formale un`opportunit? per il futuro al servizio della collettivit?, abbiamo scelto di rendere questa programmazione partecipata e condivisa?- spiega Minervini.
Poi tocca il nodo cruciale della Sanit? (la cui voce rappresenta il 75% del bilancio regionale) proponendo l`odi civico, un nuovo parametro di valutazione del management sanitario che valuti i risultati raggiunti non solo in base alla loro aderenza al bilancio, ma anche alla qualit? dei servizi offerti ai pazienti nei periodi di degenza. Un indice che tenga conto del loro diritto all`assistenza che spesso viene sacrificato in nome di budget sempre molto ridotti. Infine c`? la questione della trasparenza e della comunicazione coi cittadini che potrebbe essere facilitata da una Tv interattiva appositamente pensata per comunicare direttamente con i cittadini.
Il sindaco Emiliano, recentemente vittima anche del ?fuoco amico?, fa una severa autocritica. ?Stiamo cercando di non cadere nella tentazione di gestire la partecipazione dall`alto? dichiara davanti ad una vasta e qualificata platea di attivisti del movimento, e aggiunge impietoso: ?Dopo le elezioni, quando ti confronti con la realt? quotidiana del governo, puoi contraddirti pesantemente: ci siamo barricati nel Palazzo d`Inverno da cui vogliamo uscire?. Dopo il solenne mea culpa, il sindaco di Bari invoca l`aiuto della Rete ?Nuovo Municipio? per costruire uno ?schema decente di bilancio partecipativo? per l`anno prossimo.
Gli attivisti e i cittadini presenti prendono nota. Nel pomeriggio giunge l`atteso intervento del governatore Niki Vendola, accompagnato dal pi? lungo tributo dell`assemblea che ascolta in religioso silenzio le parabole illuminanti sulla questione della ?perdita del potere?. Al termine del suo forbito intervento immancabile il riferimento al ?calvario del precariato? che minaccia la coesione sociale nel Mediterraneo. La giornata volge al termine con le conclusioni dei vari gruppi di lavoro impegnati a individuare nuove iniziative per un federalismo solidale. E scopriamo che la partecipazione ? una questione assai pi? complessa di quanto non sembri. Che richiede risorse, preparazione, ma soprattutto un capitale di idee che possa colmare i vuoti che sempre pi? spesso la politica ci riserva.
Fabio Dell`Olio

L?utile mea culpa di Emiliano diventa argomento di importante discussione. Un neo-politico che arrivato alla poltrona, si sente lontano da quella fascia di elettorato attivo che non riesce ad avere un contatto prolifico con la nuova amministrazione pubblica, chiede aiuto ad un organismo nazionale per uno schema decente di bilancio partecipato. Evidentemente i problemi di Emiliano sono doppi.
Non avere assessorati o uomini della sua macchina amministrativa capaci di dialogare democraticamente con gli operatori dei vari settori e dall?altra parte avere operatori che discutono poco, non cercano un?amalgama tale da presentare proposte complessive e omogenee agli assessorati come schemi di lavoro analizzati, concordati e che possono accontentare tutti. Si prosegue con la battaglia del pi? forte. Chi ha maggiore capacit? di introdursi nella macchina organizzativa delle istituzioni riesce ad uscirne vittorioso con contributi e progetti approvati. Chi ? lontano da tutto ci?, impreca e manda al diavolo questo o quel politico.
Serve uno schema? Serve il dialogo e il confronto, le idee e le pianificazioni lavorative che possano essere concordate e studiate da amministratori e tecnici, come nei forum che hanno arricchito l?esperienza di Emiliano nel preelettorale. L? Emiliano si discuteva dei pro e dei contro, di idee e di progetti e gli attori erano coloro che quel settore lo vivevano quotidianamente.
Ora che il bilancio preventivo del 2006 ? stato approvato e sono chiari i margini su cui ogni assessorato pu? lavorare ? giusto ripartire con i forum. Almeno si potr? essere di fronte ad un bilancio preventivo a posteriori partecipato, magari il prossimo anno prima del preventivo arriver? il partecipato. Un passo avanti alla volta, con la buona volont? di tutti.
R. C.
 




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