torna alla homepage

LAVORO / MILLIARDAIRE

CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE

KE PERSONAGGIO

CRITICHI'

RECENSIONI

SPORTIVO&DISINVOLTO

CARTOLINE DAL MONDO

LINK


BARANIA
 
- cittadini
 
- istituzioni
 

 


Critichì

L’artista Istituzionale..

Dopo lo sciopero per i tagli al Fus, un`opinione pi?.. che controcorrente
Una professione specifica nel mondo della cultura e dello spettacolo. vecchia centinaia di anni ? quella del giullare di corte, dell?artista pagato e campato nella corte dell?illuminato potente, vetusta quasi quanto il mestiere pi? vecchio del mondo?
La storia parla di grandi pittori o teatranti, che si esibivano per far piacere ai loro padri-padroni, che costruivano teatri nelle loro regge ove venivano mantenuti e tenuti a lucido.
Le ultime sullo spettacolo mi fanno pensare a questa storia che si ripete ai tempi d?oggi con le dovute, piccole, variazioni sul tema.
I giullari sono censurati se parlano male del Gran Capo, (vedi Guzzanti, Grillo e Co.) e visto che i capi sono tanti e potrebbero infastidire troppi, vengono chiusi in cantina, mentre si lascia spazio ad una comicit? di pratica sociale becera che non tocca, nemmeno sfiora, i poteri forti.
Il cinefilo o il neotelevisivo ? ancorato a nuove tendenze che devono proiettarsi su una massa sempre pi? spalmata su pane azzimo che ha bisogno di brodini caldi e rassicuranti per fare sogni tranquilli nel trambusto di una confusa quotidianit?. Il musicista deve far contento le major che dettano ritmi e melodie e il teatrante vive di quel che resta di questo galleggiante mondo dello spettacolo. E per non rimanere in attesa di spettatori che potrebbero non coprire le spese di tutto il necessaire, vive di contributi istituzionali dai Ministeri alle casse comunali.
Ma i tagli delle istituzioni, piovono su tutto il mondo e la scure dell?economizzare colpisce come una mannaia le teste che vivono in questo mondo di artisti della spettacolarizzazione, un?industria come le altre.
Scioperi e tafferugli per i contributi sono all?ordine del giorno e le lamentele sono tante, troppe. Spesso praticate alle spalle dei potenti per non aver ricevuto i contributi richiesti, poche sono le lagne che arrivano per iscritto al destinatario, per vilt? o ?preoccupanza? di non ricevere pi? nemmeno la minima attenzione, per ripicca del politico attaccato nella sua funzione di re della corte dei culturosi? (o culturiosi?!). E quando arrivano finiscono in prima pagina. Ma i lavori della cultura e dell?arte devono anche avere il riscontro del botteghino, o cercare una penetrazione nella gente che va oltre gli intellettuali o interessati. Se il popolo non cresce, ci dovrebbe per primo pensare l?uomo di cultura, colui che la produce, a trovare nuovi metodi, per attecchire di pi?, per far meglio aderire la propria professione nell?abito sociale.
E cos? vediamo l?incapacit? di superare le soglie di casa propria, che spesso diventa la visione pi? provinciale di fare l?artista, colpire chi vorrebbe essere padrone a casa propria. Ma tra tanti padroni e molti padrini la lotta ? dura...io ci ho rinunciato da tempo.
Volerlo essere a casa propria (ma se nessuno ? profeta in patria?!), senza capacit? di confrontarsi con l?esterno, significa capovolgere l?arte che ? confronto con la storia e le storie.
Istituzionalizzati: ?casta protetta?, come vorrebbe un regolamento regionale varato dalla passata giunta, mi auguro sia cassato poich? significherebbe rendere una classifica di Principi comandati dai regnanti, gli unici che si possano sentire nel diritto di ricevere contributi per il Nome che portano indosso.
Cos? i novelli e coloro che giungono dopo, dovrebbero accordarsi con i Principi per entrare nelle grazie dei Regnanti e avere un po? di aiuti? La lamentela passerebbe la palla avvelenata a nuove bocche da sfaamre senza mai esaurirsi.

Raimondo Cucciolla
 




SCHERZI

PUBBLICITA' REGRESSO

KE PERSONAGGIO

NEWS dagli INVIATI

OROSCOPAZZO

LOVE ABBOTT

 

 



Proarts


 
info@testieumori.it