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Lavoro Senza Età Oltre Ogni Moda

?NEL SENZA TEMPO C`? IL RAFFINATO LUSSO?
Raffaele Pisciotta sarto barese torna a lavoro in giovane et??

83, dico ottantatre anni e ancora tanta voglia di lavorare con il gusto e con le mani. Raffaele Pisciotta fondatore di una casa di moda che porta il suo nome en francais ?Raphael? ? tornato a lavoro perch? non ne pu? fare a meno.
Ci accoglie nella sua casa ove prende le misure e sceglie i tessuti per vestire l`ospite di turno. 60 anni fa iniziava la sua carriera tra tessuti e stili individuati e costruiti a misura per i suoi clienti, con un taglio particolare senza seguire le mode ma attingendo da esse per la scelta dei colori e dei tessuti.
La sua carriera inizia con la guerra quando ?scoppi? il bisogno di vestirsi dopo tante privazioni, la voglia di vivere, il cambio dei canoni.?
La moda come messaggio che codifica che dal circolo culturale chiuso si apre democraticamente in maniera trasversale. I borghesi o signorotti dell`epoca avevano il proprio ?bel da farsi? tra sarto, barbiere, camiciaio e calzolaio. A Bari in quegli anni i sarti erano ben 650. Stefano Turi in via Sparano gli fu maestro, che con altri 5 o 6 primeggiavano a Bari.
?L`eleganza ? nei dettagli, la classe ? interiore semplicit?? cos? snocciolando aforismi come ?La moda commuove muore giovane?, ?la moda ombra del tempo?, ?Moda imballaggio concettuale? arriviamo negli anni `60 con l`irruzione prepotente del jeans, con il quale ?ti puoi sedere a terra?. Inizia lo sportwear, l`informale, e qui Raphael sbanca capovolgendo la divisa dell`epoca, il ?Sudario: abito grigio, camicia bianca poche volte azzurra, cravatta bordeaux, scarpe nere, nel 1966 porta a Bari le camice hawaiane che pongono ad un punto di rottura con il passato. Segue Londra, Parigi, le tendenze e i tessuti.. e veste l`uomo ?per quello che ?, per la professione che ha per non appiattirlo con l`omologazione della moda, lo veste a pennello. E da gran artista del tessuto con il fiuto per la voglia di vestir bene,ci parla della cravatta come ?il formale storico che fa sprigionare la fantasia e l`essere uomo? da Brummel a Wilde tornando indietro fino al cravattine nero con fiocco di Giolitti.
Moda superficialit? inghindarlata?
E quando gli chiediamo cosa pensa dello stile dei baresi ci risponde con un altro aforisma: ?Lo stilomane ? privo di se: ?quello che indossa e compra ? di?. Lui solo lo paga?.

Dal TV al cicchetto

Angelica Ferrante a 23 anni arriv? ad un passo dal diventare Velina superando uno sciame di donne del sud tra ballerine e attrici semi-professioniste nello show-selezione organizzato da Mediaset e condotto da Teo Mammuccari.
Giunse tra le prime 12 nella finalissima ed ottenne cos? un contratto quinquennale con una nota agenzia che detta legge nella scelta di ballerine e soubrette nella tv berlusconiana. Ma il sogno della tv ? stato reso problematico da un incidente d`auto? e da un`attivit? nella quale si ? buttata a capofitto.
Ex bodyguard con un fisico esplosivo che pare disegnato, ora che serve centinaia di birre e cicchetti a ragazzi che ogni sera affollano il suo Eno-party nella citt? vecchia di Bari, il suo pensiero di diventare un personaggio tv, non si ? spento, ma non ? un problema da rincorrere, anzi ha gi? rinunciato ad alcune offerte.
Niente di importante, meglio rimanere a Bari se l`offerta non ? soddisfacente, non ha da inseguire un sogno lei che vive la realt? di imprenditrice ogni sera, ogni notte con due giovani collaboratori e con uno sciame di clienti che affollano sempre il suo angolo di Bari vecchia. La tv ? dietro l`angolo e da Bari vecchia si pu? comunque vedere.
 




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