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Eugenio Bennato

Dalla parte della Tradizione popolare
Intervistato da Raimondo Cucciolla

Bennato e la tradizione popolare con i taranta power?
Sono qui per il film di Colella, il progetto Taranta power ? un movimento, ha dato l`inizio alla stagione del revival nel `98 a Lecce, mentre il mio percorso popolare inizia nel 1970 con la Compagnia Di Canto Popolare e nel 98 ho dato nuovamente impulso a questa tradizione che vede le regioni del sud protagoniste.
Iniziammo a Lecce dal 1998 con Taranta power e poi la cosa ha dato impulso a tante manifestazioni come la Notte della Taranta, che ha avuto un grande successo di pubblico.
Dalla tradizione popolare alla contaminazione di grandi artisti?
Per me ? scrivere musica e a differenza di tanti colleghi che traggono i loro modelli dalla tradizione anglosassone io i miei modelli, i miei maestri, sono i grandi interpreti della tradizione del sud.
Attraverso un filtro, la creativit? ? scrivere una melodia che rimanga negli anni, cosa che ? successa in pi? occasioni. Le scelte estetiche, degli strumenti delle sonorita, dei mondi a cui riferirsi, sono pasolinianamente legate ai dialetti del sud.
Nel 1970 hai iniziato con la Compagnia di Canto Popolare la riscoperta e il rilancio in accrescimento della cultura tradizionale, di quella napoletana, poi della taranta leccese, di altri dialetti, tradizioni, nazioni hanno espresso il meglio in quella che adesso si definisce world music?
Dalla partenza napoletana non si va nel Salento ma nel Gargano dove fanno la musica pi? straordinaria, Carpino ? l`epicentro? Matteo Salvatore? Salvatore al quale ho dedicato una suite di un?opera, parliamo di un personaggio grandissimo poi successivamente questa riscoperta di sonorit? legate alla tradizione porta ad un allargamento di orizzonti, rispondendo alla tua domanda, infatti, tre anni fa ho scritto ?che il mediterraneo sia? che ? proprio l`idea, prima del disastro newyorkese, che in qualche modo anticipava i tempi sulla necessit? di una grande comunanza di elementi che sono punti d`incontro tra l`Italia del sud e l`Africa del nord. E` fondamentale la matrice mediterranea comune, come il dialetto di Bari, i canti dei carrettieri della Sicilia o delle sonorit? che si vivono per strada. Vengo da concerti in Egitto, sotto la Sfinge, quindi io penso che, senza mezzi termini, come tu sei indipendente senza mezzi termini, oggi assistiamo ad uno scontro culturale frontale, in Italia in particolare, fra il rischio di diventare terzo mondo e cio? di appiattirsi sull`imitazione del cinema americano, della musica anglosassone, con tutto il rispetto, che comportano il rischio di diventare una Svizzera, e la possibilit? di offrire alla world music la nostra essenza di gente dalle radici che appartengono soprattutto alle regioni del sud. E` una lotta decisiva per le future generazioni. Quando ho fondato Taranta Power sognavo che decine di migliaia di ragazzi cominciassero a suonare i tamburelli, le chitarre.. questo sta avvenendo, un passo ? stato compiuto ora vedremo cosa succeder? nei prossimi decenni. Mi piace che gli inviti ai valori siano fatti ai giovani, senza lamentele verso la politica, come anche Franco Cassano ho detto, bisogna tendere le attenzioni sulla capacit? di crescita dei giovani che sappiano unirsi per far crescere il territorio che ? cultura, turismo, tradizioni?Cosa vuoi dire al popolo, non tanto ai politici, quali sono gli obiettivi a cui si deve puntare per un risveglio, specie delle nuove leve?
Un messaggio secco: spegnete le televisioni, l`abitudine maniacale di svegliarsi e accendere il televisore, porta ad un`atrofia delle funzioni muscolari e celebrali. Specifico che questo dalla sinistra viene semplificato come anatema anti-berlusconiano, ahim? non ? cos?, perch? passer? Berlusconi verr? Prodi, la televisione sar? sempre la stessa, cos? come ? stato quando c`era D`Alema.
Quindi voglio dire ? un discorso trasversale, ? il grande pericolo, ma penso che le nuove generazioni gi? stanno capendo questo andando ai raduni, ai centri sociali, il messaggio forte senza mezzi termini deve essere questo, perch? il condizionamento ? invasivo. Per il resto ognuno fa le proprie scelte. Io ho fatto le mie, i miei maestri sono dei vecchietti che stavano e stanno ancora nelle campagne, ora sono diventati idoli per migliaia di giovani e questa ? una grande soddisfazione.
Il mio impegno quotidiano ? quello di fare l`artista, perch? la musica etnica la fanno in tanti, soprattutto da chi non sa suonare, perch? si associa l`imbracciare una chitarra battente al fatto di fare solo re settima e sol maggiore, e non ? cos?. I cantori popolari hanno un inarrivabile tecnica. Vorrei che la taranta diventasse quello che nel mondo ? il Flamenco perch? non ? da meno.
 




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