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“ VELEGGIANDO SULLE COSTE BARESI”


A chi naviga le rive di Terra di Bari si presenta aperta al mare la bella citt? di Molfetta che per la elevazione lenta e costante del territorio sino ha Ruvo appare dolcemente digradante verso il mare. Ma ci? che colpisce il navigante ? la punta dell?abitato costituita dal borgo antico che culmina con un torrione minaccioso, pronto alla difesa ? questo il borgo antico della citt? che si e sviluppato dall?XI secolo.
Costituisce una citt? nettamente distinta da quella nuova cinta da mura ? dal mare e perci? ? rimasta intatta nella sua struttura urbanistica.Gli studiosi considerano questo borgo antico come molto interessante proprio per questa sua separatezza dalla citt? nuova.Entrando nel porto di Molfetta che ? classificato dall?attuale ordinamento marittimo come porto di seconda classe, oggi difeso da una lunga banchina con il Faro uno dei pi? antichi, del molo foraneo e a ponente da una diga frangiflutti a protezione dei venti del nord-ovest che un nuovo progetto vuole congiungere alla riva, si ha una visione del borgo antico come di una isola, o di un promontorio.
Nel borgo oggi entra dalla porta di ponente accanto al duomo antico del XI secolo.Il duomo e considerato un esempio tipico del romanico pugliese, con influenze bizantine ed arabe: ha tre cupole ottagonali e due campanili gemelli ed e diventato nel tempo il simbolo della citt?: Se ci spostiamo a levante non troviamo gi? la porta il cui toponimo (porticella ? rimasto come denominazione popolare della zona).Sorgeva accanto a un castello che fu dei Normanni degli Svevi, dagli Angioini, e fu distrutto nel XV secolo da una rivolta popolare la piazza su cui si affacciava e chiamata ancora del popolo piazza castello, ora si chiama Piazza Municipio, perch? sulle sue rovine fu edificato un nobile fabbricato che fu prima Teatro Comunale (1800) e poi Palazzo di Citt?:Una terza porta, la principale e monumentale e a sud: Siamo entrati nella vecchia citt? ? gi? troviamo precise testimonianze.
Nell?arco d?ingresso vediamo un affresco databile al 600 di fattura dignitosa e ha sinistra una edicola in pietra raffigurante una Madonna col Bambino.La bella strada larga che si apre avanti a noi si chiama via Piazza: ci consente subito di constatare che da essa fino allo sbocco sul mare si dipartono a spina di pesce strette strade con antichi nomi di difficile e incerta derivazione.Si chiamano(Via Amente, Via Termiti, Via Mammone).
Altre strade hanno nomi di santi o ricordano siti di importanza cittadina come via Forno, Via Morte per la presenza di una chiesetta della confraternita della morte che curava le onoranze funebri,via Preti.La struttura urbanistica a spina di pesce ovviamente concepita a scopo di difesa per ostruire le vie di accesso dal mare o dalla terra di eventuali assalitori, ha fatto dire agli studiosi che la pianta della citt? sembra progettata in un preciso momento storico: la cittadina non si sarebbe sviluppata come in tanti altri casi gradualmente e casualmente; ma si sarebbe ampliata rispettando l?assetto concepito, dai reggitori della comunit?.
Alla fine della Via Piazza c?? il Torrione Passeri che si nota dal mare questo abitato ? stato saccheggiato semidistrutto 1527 ma la struttura urbanistica e rimasta la stessa rispettando la riedificazione delle case l?antico sistema viario. Il borgo ha contenuto nella prima met? dell?800 sino alla fine del secolo XIX circa 9000 abitanti, una cifra eccessiva rispetto alla estensione dell?abitato: Solo nel secolo scorso nella prima met? del 900 per il crollo di molte case una appoggiata all?altra la popolazione si ? ridotta a 5000 prima a 3000 poi sino ad poche centinaia oggi: Le case sono state edificate con una tecnica studiata dall?Ing. Nicola Mezzana di recente scomparso che ne ha curato il ripristino Sono case torri :cio? un recinto quadrato di massa alte sino a sei metri con piani in legno che delimitavano tre livelli di abitazione a cui si accedeva con scale interne di legno.
Oggi l?amministrazione comunale proseguendo un lungo disegno di tutela dei fabbricati fatiscenti e di ristrutturazione a sollecitato il ripopolamento della zona con la concessione di locali ad artigiani ad artisti creando un simpatico rione.
Il borgo antico di Molfetta che non a certo l?ampiezza e la ricca articolazione della citt? vecchia di Bari, si pu? considerare come lo definito il noto studioso di Urbanistica Roberto Pace, un piccolo gioiello da visitare.
Noi siamo ripartiti dal mare di Molfetta conservando negli occhi l?immagine della vita di molti secoli addietro.
Vito Ruccia
AGOSTO 2003
 




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