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La cultura ed i teatri fantasma!

Il ?bando non ? democratico?, il bando pubblico fa ridere un politico! "Il bando lo vincevano sempre i soliti!" Parole del neo Assessore alla Cultura del Comune di Bari, il dr. La Forgia!! ( Gazzetta del Mezzogiorno del 7 dic) quando ha presentato i concerti natalizi con altri politici delle circoscrizioni che dichiaravano un`altra assurdit? ?il bando al ribasso? (mai nessun operatore ha mai parlato di aste al ribasso!!). E pensare che in fase elettorale si era parlato di programma partecipato! La mia ferrea convinzione che il bando sia l`unico modo trasparente e democratico per spendere il soldo pubblico, prevedendo linee di programma e quanti soldi sono a disposizione, viene cos? malmenata. Tanto per curiosare, gli operatori che hanno ricevuto il contributo e non la frase ?non ci sono soldi? sono sempre gli stessi che non vincevano bandi perch? non sono stati mai fatti (dall`assessorato, solo a volte le circoscrizioni li hanno indetti) negli ultimi 10 anni (evidentemente l`assessore facendo il pediatra non sapeva chi veniva puntualmente foraggiato dalle istituzioni!). Con un bando si spendono meglio i soldi pubblici e si ? trasparenti, non si fanno code o anticamere negli assessorati, ma si presentano progetti dettagliati e i pi? meritevoli vengono approvati. Questo ? superDEMOCRATICO, perch? tutti possono partecipare!! Invece cos? ad alcuni ? stato detto che per il 2004 non vi erano soldi che ad altri sono stati dati.
Volendo trovare un altro tema di discussione, l`arte per il sottoscritto deve essere a contributo per gli utenti, eccetto ingressi gratuiti per i meno abbienti (e non per i raccomandati) e non sempre gratuita quando ci sono i contributi pubblici di mezzo: un prezzo politico per un buon evento ? un buon metodo.
Il testo ipercritico e pieno di nomi sulla cricca della cultura barese fatto girare ai media ? stato censurato dai giornali e ha trovato l`interessamento solo di Telenorba che ha deciso di intervistare me e l`Assessore che ha ripetuto che le sue scelte vanno verso chi condivide la sua linea politica!. Per conoscerla conviene leggere le tante dichiarazioni dell`Assessore spesso pubblicate sui giornali. Niente di ufficiale, con i bandi sarebbe pi? semplice per l`Assessorato programmare e analizzare i progetti sulla carta e non sulle chiacchiere dei tanti che aspirano a un contributo?ma evidentemente ognuno sceglie come gestire il potere. L`apertura dell`assessorato ? evento storico per Bari ma aspettiamo programmazione e trasparenza, please.
Abbiamo proposto di istituire un anno della cultura lasciando i locali pubblici liberi di organizzare eventi culturali e artistici, senza interventi di forze dell`ordine che limitano le esibizioni artistiche. Ho fatto una critica sul merito e non sulla qualit? degli eventi, che non discuto vista la competenza del tecnico Bruni (ex direttore del Kismet) che affianca l`assessore alla cultura nelle scelte.
Il prossimo indice lo punto sull`Ente Petruzzelli altro assurdo della gestione della cultura di Bari. Assieme al Margherita e all`auditorium l`ente lirico voluto dal governo, gestisce strutture non attive i cui lavori in corso non servono nemmeno a riavere, da qui a un paio d`anni, le strutture funzionanti. Eppure il consiglio d`amministrazione litiga su una programmazione ricca di ben 4 milioni di Euro (cifra spesa lo scorso anno con contributi del Lotto). Quest`anno sperano di pescare dal Fus (fondo unico dello spettacolo).
La programmazione del Sovrintendente Filipponio (moglie di Pinuccio Tatarella ed ex assessore alla cultura) ? stata rigettata. Ricordiamo che l`Ente ? costituito da Comune, Provincia, Regione e Ministero che fanno finta di non ricordare un accordo siglato che prevedeva la possibilit? di sfruttare l`immagine del Petruzzelli solo con il teatro attivo. Ma per ricordare tutto il non fatto, da vent`anni a questa parte, tra palazzacci costruiti e luoghi della cultura abbandonati non basterebbe un romanzo, anzi un giallo con il colore della vergogna.

Raimondo Cucciola

Testi&Umori num. 51 - gennaio 2005
 




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