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Anna Mazzamauro il teatro nel DNA.
Si ? esibita al Palatour di Bitritto in ?Cyrano De Bergerac? da lei stessa adattato.
intervista di Raimondo Cucciolla
Deve la popolarit? alla signora Silvani in Fantozzi. Quanto il personaggio ? stato importante per la sua carriera e quanto ci ha messo di suo nell`interpretarlo?
La Sig.ra Silvani ? stato un fatto simpaticamente casuale. Per la mia tipicit? ero stata chiamata dal regista Salce, con il quale avevo gi? lavorato in teatro, per fare la moglie di Fantozzi. Quando mi rivide mi disse ?ti ricordavo pi? brutta, non puoi fare la moglie?. Scherzando mi sono buttata per terra, gli ho detto che la spalletta era una gobbetta e lui mi ha dato la parte dell`amante di Fantozzi con tanto di tacchi.
Una storia di venti anni di successi e popolarit? con quali altri registi?
Dopo Salce c`? stato Neri Parenti. Con Fantozzi abbiamo avuto subito un grande successo, perch? contro una comicit? tradizionale, Paolo Villaggio ha dato una novit? con il suo modo di far ridere.. ha scatenato critiche positivissime.
Ora, dopo anni, i film di Boldi e De Sica vengono riconosciuti dalla critica, Benigni vince l`Oscar forse non con il film pi? bello, la comicit? poco premiata?
La comicit? di Fantozzi era molto intelligente, era un Charlie Chaplin italiano, per carit? senza esagerare, questo omino misteriosamente sempre inseguito dalla mala sorte ha rappresentato molto nella comicit? italiana.
Penso al mobbing sul lavoro anche per il suo personaggio?
S?, infatti io ho preso spunto da un ricordo di mia madre che quando ero piccola mi svegliava ed io la vedevo con gli orecchini di brillanti, la camicetta di seta nascosta da un maglione pesante sportivo, la gonna, i tacchi nella borsetta e usciva con le scarpe basse, non riuscivo a capire. Poi capii che al Ministero, dove lavorava, la giornata passava tra varie stanze quelle con le ragazze sportive e gli incontri con il ministro eleganti, vari step. Cos? ho immaginato la Silvani, l`impiegata che nella giornata ? al servizio dello Stato e cerca di dimostrare un minimo di femminilit? in maniera stronza ed eccessiva. Come tutte le cose eccessive ? diventata un cartone animato?ma io faccio teatro, faccio Cyrano de Bergerac non faccio solo questo.
Quanto il teatro, tiene o ? diventato difficile, in un periodo di successo del Grande Fratello?
Io faccio Cyrano dalla scorsa estate, 40 piazze, lunga tourn?e invernale e lo rifaremo anche il prossimo anno perch? lo chiedono ancora. Il pubblico non ? mica cretino come sembra, sceglie di andare a vedere il bello, il teatro classico. Mi preoccupo pi? per i gestori dei teatri, ? diventato cos? difficile, un bullone costa 50 euro? ? conveniente che la gente ci vada.
Molti artisti sono stressati per rimanere nel mondo dello spettacolo con un successo costante e visione pubblica sempre da Vip?lei come vive il suo mestiere?
Io sono nata con questa deformazione fisica..e mentale di essere attrice, quindi lo stress che subisco, che tutti gli artisti subiscono, non ? rimanere sulla cresta dell`onda per narcisismo, per esibizionismo, io non so vivere diversamente, la mia condizione umana ? nel teatro, non so vivere senza fare l`attrice, se perdessi un tempo, lo stress aumenterebbe perch? non potrei manifestarmi come attrice di teatro. Le fiction che ho fatto, come l`ultima con Giampiero Ingrassia, ben vengano ma sono complementari, serve fare queste cose perch? la gente ? pigra, ti vede al cinema o in tv, serve come specchietto per le allodole, ma rimango una attrice di teatro. Cyrano un personaggio con una deformazione che esalta il suo carattere battagliero? Il carattere di Cyrano rappresenta il gioco della tipicit?, la sofferenza, la gioia, la vittoria della tipicit?. Vincere da tipici non ? facile, in un mondo di culi e di tette come quello che viviamo, ? difficile, ma se vinci, la soddisfazione ? grande. La gente non ? stupida, ha bisogno di poesia. In tutti i teatri strapieni dove ci esibiamo vediamo la gente che rimane con gioia a bocca aperta, con una gioia di amare. Nei primi minuti prima di entrare con tanto di naso nel personaggio, spiego, mi racconto, gioco non per giustificarlo, ma per spiegarlo per entrare nel personaggio perch? faccio Cyrano e non Riccardo III. Esito a fare Cyrano, chiedo al mio collega con il naso appeso al collo, vuoi che rappresenti Cyrano con le stesse paure, gli stessi tormenti, il dolore che negli anni ho schiacciato, ho ammassato nel fondo per nascondere agli altri, per farmi deridere da un pubblico per il naso?.no. Poi invece come Cyrano, detestando gli attori cani, scavalco la quarta parete e divento Cyrano in un mio adattamento lasciando l`essenziale senza il quarto atto, da 45 personaggi siamo solo 10 attori. E` essenziale, la morte di Cyrano l`ho raccolta in mezza pagina, perch? la gente non ha bisogno di tante parole per capire i dolori di una persona, la poesia ? come quando si ascolta il melodramma, qui c`? il pezzo sul bacio.
Testi&Umori marzo 2003
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