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Romolo e i Libri: tra Ammaniti e la Nèmirovsky...

IRENE NEMIROVSKY: CON I FALO` DELL`AUTUNNO SI RIVELA LA SCRITTRICE PIU` GRANDE

Straordinario capolavoro I Fal? dell`Autunno di Ir?ne N?mirovsky, uscito nel 1957 ma rimaneggiato con le indicazioni lasciate in archivio dall`autrice, scomparsa in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.
L`argomento principale del romanzo ? la guerra; o meglio, gli effetti di essa nei caratteri , maschili e femminili.
Ambientato tra la prima e la seconda guerra mondiale a Parigi, assistiamo in esso (principalmente) all`evoluzione del personaggio di Bernard.
Da valoroso e giovane soldato a sopravvissuto. E dunque uomo fatto che assapora i piaceri e le trasgressioni come risarcimenti dei drammi della battaglia.
Tali trasgressioni implicano malversazioni finanziarie e speculazioni, in una cronistoria paradossalmente molto attuale.
Ecco dunque la vendita di materiali scadenti per costruire aerei da guerra, azione che si ripercuoter? sugli affetti di Bernard come in una nemesi.
Il personaggio di Therese ? quello di una giovane vedova di guerra che, incapace di solitudine, si avviciner? all`oggetto del suo amore (Bernard) subendone i capricci e raccogliendone infine i cocci ,in un succedaneo della mitica Penelope.
Ma c`? anche Benoit, medico e personaggio valoroso che scompare all`inizio del libro.
Il suo valore, il suo sacrificio si ripercuoteranno come esempio per Yves, figlio di Bernard, incapace di capire il padre naturale per amare a distanza il primo marito della madre, appunto Benoit . Lo stile della N?mirovsky si apprezza perch? esso ? un misto di fascinazione psicologica che coniuga ironia, atmosfere magiche e dialoghi insinuanti.
I protagonisti, ma anche i figuranti, sono veri nei loro vizi cos? come nelle virt?.
Ma soprattutto nelle debolezze.
E` presente anche la consapevolezza della realt? della vita, che si trasforma cammin facendo nell`inevitabile vecchiaia.
In tale et? gli ardori sono spenti per sempre, lasciando il passo alla ripetitivit? delle azioni quotidiane, fatte di ritualit? e banalit? che per? diventano essenziali.
La loro monotonia ? gradita a chi le vive ; egli , o ella, prega che continuino il pi? possibile, in un anelito di sopravvivenza che funga da antidoto alla morte.

ROMOLO RICAPITO


Io e te di NICCOLO` AMMANITI: ROMANZO TROPPO SOPRAVVALUTATO

Con ?Io e Te? Niccol? Ammaniti ha concepito una storia esile, con protagonista un adolescente. La storia acquista un po` pi? di spessore se letta come rappresentazione di un diffuso disagio giovanile, laddove gli adolescenti non provano veri sentimenti, adeguandosi al sentire comune o alle mode.
In questo caso la causa del comportamento introverso di Lorenzo ? forse una madre troppo apprensiva.
La quale vorrebbe vedere inserito a tutti i costi il figlio nel contesto scolastico.
Ci? non avviene e da qui una bugia; fingere una vacanza in montagna con la classe e nascondersi nella cantina condominiale, dopo essersi rifornito di viveri e comunicare quindi con casa tramite il telefonino.
Ma il disagio di Lorenzo si scontra con quello di Olivia, la sorellastra pi? grande, che ha 23 anni. La giovane cerca riparo nella stessa cantina, ma per motivi differenti: combattere la dipendenza dalla droga. Non tutto ? chiaro per il quattordicenne Lorenzo, che vive l`avventura come uno scontro generazionale.
Purtroppo il racconto rimane troppo esile e disarticolato per assurgere a letteratura di qualit?. Qua e l? poi sprofonda nell`irritante; ? ben evidente il narcisismo dell`autore che si crede gi? arrivato e in grado di padroneggiare la scrittura, che in realt? non padroneggia per nulla.
Il cattivo gusto ? dietro l`angolo, con impiego di scontatezze e descrizioni inutili, che fanno perdere completamente la qualit? al racconto.
Il personaggio di Olivia Cuni ? troppo accennato per risultare simpatico e inoltre la sua dipendenza dalla droga sembra strumentale alle finalit? del racconto ,che sarebbero quelle di creare un diversivo fatto di azione, Contrasto o diversit? che Ammaniti liquida rapidamente, terminando la visione del personaggio con la 23enne che canta Montagne Verdi di Marcella Bella. L`esilit? del tutto e la qualit? non eccelsa della narrarzione fa meravigliare sul perch? questo romanzetto abbia incontrato un grande favore di pubblico e di vendite.

ROMOLO RICAPITO


IRENE NEMIROVSKY: IN JEZABEL HA CONDANNATO LA VANITA` FEMMINILE CHE GENERA EGOISMI MOSTRUOSI

Reputo Jezabel di Ir?ne N?mirovsky uno dei romanzi pi? duri e spietati scritti contro le donne. O meglio: contro i difetti delle donne.
L`idea di giovinezza desiderata a lungo e insieme il respingimento della vecchiaia vivono nel personaggio di Gladys la loro apoteosi.
E non ? un caso che esso sia ispirato alla vera madre di Ir?ne, attaccatissima alla materialit?, quella cio? composta da trucchi, amanti, massaggi, cura del corpo, rifiuto del tempo che passa.
Il personaggio di Gladys-Jezabel ? un Dorian Gray al femminile. Di pi?; la natura ha aiutato l`ossessione per la giovinezza della protagonista di questo romanzo che a 50 anni ne dimostra 40; mentre a 60 riesce ad impalmare un nobile italiano, molto pi? giovane di lei e che non sospetta la sua vera et?.
Per preservare il suo benessere, questa sudamericana che vive a Parigi non esita a rivelarsi una pessima madre, una nonna assente e una prostituta.
Infatti, non appena l`ardore dei maschi si attenua, Gladys non rinuncia alla passione, finendo addirittura in case d`appuntamento, pur di provare quei brividi di piacere, fugaci, che la realt? inizia piano piano a negarle.
E cos? Gladys diventa sempre pi? mostruosa, finendo a ballare fino alle 5 del mattino per tenere testa a una rivale che ha la met? dei suoi anni.
La sua forza di volont?, il suo corpo agile hanno la meglio su tutto, ma solo momentaneamente. Infatti la realt? ? l? davanti, nella persona di un nipote che rivendica se non l`affetto, almeno una raccomandazione per un lavoro altolocato.
Il romanzo ? molto attuale pur essendo del `36.
L`ossessione per l`esteriorit? di Gladys ? simile a tanti personaggi femminili dell`attualit?.
Lo stile ? paragonabile a un noir giudiziario verso l`inizio, per poi diventare colmo di naturalismo e decadentismo.
In Gladys , Ir?ne N?mirovsky ha rappresentato il lato oscuro delle donne-ovvero le loro crudelt? ed egoismo - che le trasforma da angeli (apparenti) in demoni schifosi.

ROMOLO RICAPITO
 




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