SCELSI… DI FARE LO SCRITTORE

Il giudice noto per casi scottanti (come il Caso Tarantini) scrive un romanzo di sentimenti. IL COLORE DEL MELOGRANO di Giuseppe Scelsi (BESA Editore) - 15,00 ? - 144 pg. "Quando il solido muro della ideologia va in frantumi, migliaia di albanesi si ritrovano in preda alla pi? grande disperazione. Il sistema si sgretola, le rigidit? di un regime che si ? chiuso per decenni su se stesso si piegano alla furia di uomini e donne, idee e sentimenti vengono travolti. Il romanzo racconta di Filip Galimuna, sergente dell`esercito albanese con la passione per il pianoforte, perde tutto in un sol colpo: si ritrova a capo di una caserma vuota, i suoi uomini l`hanno abbandonato, preferendo il miraggio di una fuga verso l`Italia, e la sua donna, Iliria, lungi dal dargli quel conforto che egli cercava, si allontana da lui innamorandosi di un uomo i cui traffici di quei momenti hanno reso uomo di successo?? L`Intervista: Il Dr. Scelsi romanziere, dimentichiamo lo stress quotidiano della sua carriera, come presenterebbe il libro ad un probabile lettore? Il mio libro ? un romanzo di sentimenti, scritto nel tempo che ? rimasto alla mia professione, ? un libro nel quale ho scritto tutto ci? che non si pu? scrivere nel mio lavoro, che non lascia spazio ovviamente ai sentimenti, perch? impone il ricorso ad un linguaggio tecnico e professionale tutto il resto non conta e non deve contare. Ovviamente tutto il resto ci rimane addosso, come un medico fa i referti e non parla delle paure dei dolori dei pazienti, eppure ci sono, il medico le assorbe, cos? ? per me. Si ? sentito meglio, nello scrivere nel dedicare a questa passione a questa profondit?, un distacco dal lavoro che negli ultimi anni le ha fatto affrontare dei casi scottanti. Non ? stata una operazione volta a farmi sentire meglio, ma semplicemente una operazione con cui ho trasferito altrove, qualcosa che avevo su di me, che avevo voglia di trasferire nero su bianco, nella quale volevo lasciare una piccola traccia. Il suo mestiere e la politica. Pu? capitare che una riforma della Giustizia venga fatta dai Magistrati penso sempre che i competenti di ogni settore devono spiegare e affiancare al politico quello che va fatto? ? previsto infatti che le riforme in fatto di giustizia non possano prescindere del Csm e ovviamente qualsiasi riforma nel settore deve tener conto dei suggerimenti delle osservazioni dei magistrati che giudicano, dei pubblici ministeri e degli avvocati. Perch? se partiamo dal presupposto che solo con il concorso di tutti gli operatori tecnici del settore, si pu? raggiungere un risultato migliore, ovviamente bisogna anche tenere conto anche dell?Accademia, cio? dell?Universit? e questo si ? sempre fatto quindi fare delle riforme in odio ai magistrati non serve fa solo del male e fa solo del male non ai magistrati fa del male alla Giustizia e ai cittadini. Le carte della Giustizia sono tante non si pu? passare tutto su file sarebbe pi? facile il lavoro di tutti. Pi? veloce la giustizia. per passare su file i documenti ci vogliono le persone, non bastano le attrezzature tecniche i computer, ci vuole anche chi faccia queste trasposizioni. Il problema che ci vogliono maggiori risorse umane e tecniche ma non le une senza le altre. Siete sotto del 20-30% del personale e i rapporti con le forze dell?ordine? Il problema di fondo e che sta aumentando l?et? media delle persone che lavorano, che sta a significare che se non ci sono quelle immissioni di nuove energie, le persone pi? anziane possono dare al massimo un contributo, un apporto di esperienza ma da sole non hanno pi? le forze per far andare avanti la macchina. Ha fiducia ancora? La fiducia non ? nei tempi brevi, la fiducia ? sui tempi lunghi su quando si avvertir? veramente da parte di tutti con un senso di responsabilit? nuova e condivisa, il valore che possono avere tutte queste iniziative che sono volte appunto al promovimento di una nuova giustizia di una migliore risposta di giustizia nei confronti dei cittadini. Questa ? l?aspirazione ? Certo questo ? il movente principale, la scelta della mia professione risiede proprio su questo non ve ne sono altre. Intervista a Cura di Raimondo Cucciolla