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BODY& SOUL - Michel Petrucciani – Il film

Un film documentario sul genio esplosivo sprigionato dalle mani di un uomo di 100 centimetri che con il pianoforte ha per 25 anni estasiato tutti coloro che hanno avuto la fortuna di sentirlo esibire dal vivo. Michel Petrucciani nato nel `62 con ?le ossa di cristallo? (cos? denominata anche la ?osteogenesi imperfetta?), da umile famiglia nelle campagne francesi (il nonno era napoletano) riusc? fin dall`et? di 13 anni a stupire il mondo per le sue doti ?estreme? di pianista.
Il primo piano "giocattolo" acquistato con sacrifici dalla mamma per 200 franchi fin? distrutto a colpi di martello dopo poche ore. Michel sapeva che avrebbe avuto i migliori pianoforti e fin da bambino non voleva perder tempo.
Le sue mani erano ?grandi? in tutti i sensi. La sua maestria al piano divenne celebre quanto la sua istrionica e devastante passione per tutto quanto era Vita. Nel film Radford (il regista del ?Postino?) tramite le testimonianze dei familiari, delle sue quattro pi? importanti compagne e dei musicisti che ha incontrato nella sua straordinaria carriera, riesce a presentarci un divo del jazz mondiale che con un`energia impagabile port? avanti la sua passione per il piano, per le sonorit? jazz e per la Vita. Il menage con il gentil sesso e con il mondo da cui prendeva tutto, droghe, alcool, cibo e amicizie senza freni ci viene presentato con la sua incalzante vitalit? dove l`handicap era assolutamente in secondo piano, perch? lui era ?eccezionale? non un diverso, non uno normale.
Immagini e ricordi del figlio nato con la sua stessa malattia cresciuto fino a 122 cm., dei suoi amici e colleghi musicisti, l`amore passionale raccontato delle sue compagne che mollava per nuovi flirt che presentava subito come ?mia moglie?, s-corrono con i suoi pensieri e le sue straordinarie dita sui tasti bianco-neri di Steinway a coda che con lui ?parlavano?.
Le esibizioni emozionanti e irrefrenabili come il tempo che per lui era incalzante quanto un assolo al piano, da sfruttare fino all`ultimo secondo fino all`ultima energia, senza mai limitarsi, malgrado la malattia che ne distruggeva l`esile fisico che port? alla distruzione, fino alla notte gelida del Gennaio del 1999 in quella New York che aveva vissuto appieno tra Blue Note e Vanguard.
Da Non perdere.
R. C.
 




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