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Racconti

ULISSE 2009

Di Antonio Palumbo

Mi chiamo Ulisse. Il cognome non l`ho mai saputo e alla fine poco importa visto che sono stato il primo con questo nome a diventare famoso. Come Corrado Mantoni che poi quando dici Corrado tutti sanno a chi ti riferisci. O Silvio.
Una volta intrapresi il mare desideroso di spingermi oltre le colonne d`Ercole dopo quella storiaccia della guerra a Troia che se ne sono dette tante: questo signor Omero pochi se ne ? comprati di appartamenti ad Atene grazie alle fesserie che ha scritto. E la gente abbocca. I giornalisti sono la peggior razza!
Comunque oggi me ne sono partito perch? la Grecia oramai ad agosto ? piena d`italiani. Una vera rottura di scatole: arrivano coi traghetti e coi voli low costs, con quelle valigie stracolme di vestiti per ogni occasione, creme pre-sole, dopo-sole, mentre-il-sole, caricabatterie, caffettiere e pacchi di pasta. Perch? ? in Grecia il caff? e la pasta non li sanno fare ! ?.
Perch?, scusa, tu , coglione, sai preparare la moussaka e i souvlaki?! E allora che minchia vuoi! Vattene al mare a Torvaianica che ci sta il chiosco che ti prepara gli spaghi; per? fatti il bagno in quella merda che pare la fogna a cielo aperto di Calcutta!

Scusate lo sfogo.
Onde evitare di litigare, ho preferito la lotta con le onde. E mi sono imbarcato. Senza una vera meta, se non quella di tornare a casa quando le acque si saranno calmate e il chiosco di giornali sotto casa non vender? pi? l`edizione vecchia di un giorno del Corriere dello Sport - Stadio.
Sono approdato sulle coste della Calabria, all`altezza di Crotone, ma non ho fatto a tempo a toccare le sponde che sono stato fermato da un gommone della Guardia di Finanza che mi ha sequestrato e trasportato nel campo profughi di Capo Rizzuto.
Ho provato a spiegare al Tenente Vito Polifemi chi fossi, ok, d`accordo, non avevo i permessi, ma minchia sono pur sempre Ulisse, poteva chiudere un occhio.. E invece apostrofandomi come Albanese di merda! mi ha ricacciato nel centro profughi. L?, ho conosciuto Franco, il giardiniere che insieme al cugino Antonio che fa il pastore in cambio di 5000 euro mi ha fatto scappare mimetizzato in mezzo alle pecore. Porca puttana: 5000 euro, 1703570 delle vecchie Dracme! Va beh, la libert? non ha prezzo. L`ho letto sulla pubblicit? di una carta di credito; si. Ma mi hanno sequestrato tutto. I contanti li avevo nascosti nelle calze. Mi trovo in un paese straniero senza il becco di un quattrino, senza documenti e sono ricercato. Vabb?, alla fine mi poteva davvero dire peggio, in fin dei conti sono nel Paese delle Libert?: l`Italia. Tutto andr? per il meglio.

Appena fuori ho cercato di rimboccarmi le maniche: dovevo mettermi in contatto con l`ambasciata, raccontargli quello che mi era successo. Ma dovevo arrivare direttamente al cospetto dell`ambasciatore, se mi fossi rivolto alla Polizia o ai Carabinieri italiani mi avrebbero ricacciato nel campo profughi. Senza telefonino, senza documenti, senza un`euro e senza saper la lingua. Un po` di televisione italiana a Itaca la vediamo, ma ho imparato parole come MI LASCI FINIRE: IO QUANDO HA PARLATO LEI NON L`HO INTERROTTA oppure BAU BAU MICIO MICIO o ancora TOGLIETEMI IL COLLEGAMENTO CON LA CASA, LE VELINE, IL PARTITO ? AD UNA SVOLTA , NON ERA RIGORE. In realt? ? pi? mia moglie che si applica, io dopo cinque minuti mi rimetto a vedere quei vecchi film che passano su Korintos 1: a Corinto hanno uno dei migliori canali della nazione, a parer mio.

Mentre ero per strada ho visto un tir targato Grecia fermo in un area di parcheggio. Sono entrato nel bar prospicente e ho chiesto nella mia lingua di chi fosse il camion.
Mi ha risposto Kostantinos, un ragazzone pi? alto di me , intento a mangiare una lasagna. - La moussaka ? un`altra cosa...- ha esordito rivolgendosi a me con quella affabilit? che spesso si ha in terra straniera con chiunque venga dalle tue parti.
Abbiamo cominciato a parlare e gli ho raccontato le mie peripezie.
Kostas (nel frattempo eravamo entrati in confidenza e mi posso permettere di chiamarlo cos?) mi ha offerto da mangiare e una birra. La signora che lavorava mentre mi serviva ha chiesto se fossi albanese. Le ho risposto di no; lei allora mi ha chiesto se conoscevo un certo Bardhani di Valona. Le ho ripetuto che non ero albanese, ma greco. E lei con sguardo compassionevole ha chiuso: - Poverini, l`ho visto a Studio Aperto che state combinati male in ..Albania! Il caff? te lo offro io..- Mi ? venuta in mente allora un`altra parola italiana che sento spesso sulle vostre televisioni: VAFFANCULO! Ma l`ho pensata soltanto. E per un profugo gi? solo pensare ? un rischio.

Kostas si ? offerto di darmi un passaggio per raggiungere Roma; ma mi poteva accompagnare a met? strada perch? a Salerno doveva imbarcarsi per la Spagna. Cavolo, va benissimo: l? vicino c`? un mio vecchio amico,Palinuro. Magari mi da una mano.
In cambio , per?, Kostantinos Vytallianos - questo il suo nome per intero- ha voluto che lo aiutassi a scaricare 688 casse di feta fresca - pi? alcuni pacchi di una spezia che sembrava origano , ma dal profumo mi pareva pi? Bad Orange, in un capannone all`altezza del chilometro sette sulla Statale 534.
Dopo qualche ora, con Kostas visibilmente e incomprensibilmente preso bene e con il pezzo LA VITA ? NA GUERA di Radici nel Cemento sparato a palla dalle casse del bilico bianco con adesivo posteriore CHE ZEUS VE FURMINI! abbiamo imboccato la A3, meglio conosciuta come la Salerno-Reggio Calabria. Dopo due ore e venti di strade statali dissestate ho pensato:- Ah, finalmente l`autostrada!
Ricordo che, prima che catturassero Saddam Hussein, gli americani avevano denunciato pubblicamente che avrebbero perseguitato il dittatore iracheno perch? erano sicuri che avesse le armi di distruzione di massa. Ma alla fine non le hanno mai trovate e gli hanno fatto lo stesso un culo cos?.
In Italia un`arma di distruzione di massa ce l`hanno e si snoda dalla Calabria alla Campania: La A3 ha 4 gallerie lunghe complessivamente 1,850 chilometri, 13 viadotti per 5.7 km, piazzole di emergenza ogni 500 metri. Un percorso dove ogni anno si verificano numerosi incidenti. La media della A3, per chilometro, ? di 5,02 contro lo 0,64 di quella nazionale (Fonte Repubblica).
Ero sistemato nel doppio fondo del camion con una piccola presa d`aria in uno spazio di due metri per due. Io ne ho fatto di mare, attraversato le tempeste pi? atroci, scampato ai terribili cannibali Lestrigoni, ma i 206 chilometri tra Sibari e Salerno non me li scorder? mai pi? finch? campo.
Appena entrati al casello abbiamo fatto poco pi? di dodici chilometri, due cantieri e 21 buche di cui la tredicesima se avessi avuto le emorroidi si sarebbero scambiate il posto con le adenoidi. A quel punto abbiamo rallentato la velocit? di crociera fino a fermarci definitivamente in coda.
Gli italiani sono molto famosi perch? odiano le file. Non li si pu? colpevolizzare, ? congenito nella razza; ma non si capisce allora per quale motivo vivono nel Paese dove si formano le code pi? storiche. E` il karma di questa nazione, una sorta di legge del contrappasso dantesca da scontare nel girone dell`inferno: ogni coda che salterai tante pi? a te dinanzi troverai, o cupigondo italico errante. O gi? di li`. (A Itaca ho fatto il magistrale perch? era pieno di femmine).
Dopo tre quarti d`ora c`eravamo mossi di diciotto metri. Ho chiesto a Kostas se potevo mettermi davanti; lui ancora sotto l`effetto dell`origano al quale aveva aggiunto come condimento 45cl. di Ouzo De Bonis, regalo di un`azienda leccese leader nel meridione, biascicava Kyrie Eleyson di Demis Roussos. Alch?, con l`astuzia che mi contraddistingue, sono sgattaiolato nel retro cabina e mi sono ritrovato affacciato su un mondo che anche se Fellini , Kubrick e Angheloupulos si fossero calati come un diciassettenne di Rovigo in trasferta a Jesolo non avrebbero mai potuto concepire!
Entrambe le carreggiate sembravano il grande parcheggio di un concerto: i bambini scorazzavano fra le auto piantate sull`asfalto torrido senza maglietta inseguendosi con i fucili ad acqua; l`autoradio di una vecchia Ritmo 75 rossa con il bagagliaio aperto, trasmetteva nell`etere le frequenze distorte di Poker Face, l`ultimo successo della cantante Lady Gaga ai primi posti nelle classifiche di tutto il mondo eccetto che in Grecia dove al primo posto c`? She Wolf di Shakira. La gente pareva aver raggiunto la propria meta, piuttosto che esserne in procinto.
Su di un tavolino da campeggio attorniato da quattro sedie apri e chiudi in tela colorata si erano sistemati quattro anziani in assetto da combattimento armati di cattiveria e carte napoletane Modiano: era scattato il tressette!
Una giovane coppia di fidanzati, poco pi? dietro, si scambiava effusioni, mentre una trentina di metri pi? in l? alcuni ragazzi della carreggiata nord avevano sfidato quelli della carreggiata sud ad un torneo di calcio tennis che vedeva il guardrail come rete. Nel frattempo Kostas era sempre pi? in catalessi (dal greco: kat?lepsis, tanto per puntualizzare) e allora mi sono deciso a scendere dal camion.
La gente era pi? che rassegnata; mentre passeggiavo sconcertato tra le macchine ferme sentivo i loro commenti: pareva che la coda fosse di 80 chilometri e che la notte l`avremmo passata nello stesso punto. Una volta scesi agli inferi per incontrare l`indovino tebano Tiresia e farmi predire il futuro. Era un regno buio e nebuloso, dove le anime dei morti si aggiravano come tante immagini, simulacri con poca forza; praticamente prive della luce della coscienza, simili a larve e a sogni. Ma non cos?! Ero immerso nel mio mistico vagare e aspettavo una profezia, un incipit, una parola..
- A` Stronzo!
Appunto
- Aoo! Te toji davanti ar cazzo?!
Doveva trattarsi di l
 




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