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40 MILIONI DI €, OK IL PREZZO è GIUSTO! !

L?ennesima ?possibile trattativa? deve portare a fare due semplici conti.

L?avevo gi? scritto ed ora arriva anche una voce dell?ennesima holding intenzionata a comprare il Bari Calcio. Il Bari vale 40 milioni di ? a tanto ammonterebbe l?offerta.
Non ho fatto un?analisi di bilancio attenta ma due facili conti. L?anno scorso fu quotata dalla famiglia Matarrese 20 milioni, tanto che la quota versata a met? campionato di serie B dal Presidente di Confindustria Puglia De Bartolomeo fu di 2 milioni.
Una squadra in serie A, tra diritti tv, incassi, sponsor vale ora almeno 40 milioni (come giro d?affari). Mi piacerebbe aggiungere ai conti altre valutazioni ma il calcio italiano e quello barese (ormai per chi li ama e chi no a Bari si chiama Matarrese) non riescono a mettere a profitto altre voci derivanti da altre attivit? connesse allo sfruttamento dello Stadio.
In Italia sono tutti Comunali, fittati alle squadre di calcio dai Comuni proprietari ? tranne a Bari dove i Matarrese non hanno mai pagato alcun canone - per l?unico uso del gioco del football, mentre in Inghilterra sono centri commerciali, sportivi, d?intrattenimento, con bar, cinema, ect aperti da mattina a sera, tutto l?anno.
Inoltre le societ? calcistiche italiane non operano in altre discipline sportive (vedi il Barcellona la pi? grande polisportiva del Mondo) e non hanno altri introiti se si esclude il merchandising della squadra stessa (magliette e gadget vari, tv, giornale e poco altro).
Ecco che una famiglia come i Matarrese, che a differenza di tanti importanti imprenditori del settore edilizio italiano (Berlusconi cos? ? nato, Caltagirone, Cianco Sanfilippo?) che hanno diversificato le attivit? (impossessandosi per esempio del potere dei media, per spalleggiare meglio con il potere politico che pu? o meno favorirli) ha trovato come unico diversivo la squadra di calcio, tenuta con le unghie anche negli anni in cui non era pi? fonte di guadagno come lo ? stata per oltre 20 anni (dati Sole24ore alla mano era l?azienda calcio con oltre 20 miliardi di vecchie lire di attivo).
Alcune volte sono stato additato come ?nemico? dei Matarrese o sono stato zittito da alcuni giornalisti locali qualora parlando del Bari parlavo dei business paralleli (edilizi) della famiglia. Pensare alla propria terra come fertile possibilit? di crescita ? un obiettivo di alcuni, una speranza per altri, nemmeno una buona idea per taluni. Spesso ho solo fatto intuire che i mancati investimenti o meglio gli incassi dalla A.S. Bari sono serviti per coprire dei buchi aziendali, come il fallimento dell?operazione Punta Perotti.
In un?azienda vorrei vedere uomini capaci di fondare sul lavoro i loro sogni, le loro ambizioni, non legate necessariamente (per quanto ovviamente fondamentali) al puro raggiungimento del pi? alto profitto personale, ma capaci di far sentire i dipendenti e i clienti parte attiva e fondamentale, stimolarli a fare meglio dando incentivi, avere almeno la speranza di diventare pi? forti e sicuri, fidelizzare il cliente significa conquistarlo nel tempo (e non mi sembra che con i tifosi biancorossi ci siano riusciti).
Avere una azienda significa provare ogni tanto a darle ossigeno, cambiando qualcosa dandole una nuova visione, avere il coraggio di azzardare (ripeto non diciamo di investire di tasca propria), pensare in positivo aprendo ad altri soci per migliorare come per dividere rischi e utili.
Non bisogna essere ?tirapiedi? o nemici dei Matarrese se si criticano le scelte aziendali di questi 30 anni, protese sfacciatamente all?incasso e mai ad un investimento oculato (che potrebbe semplicemente significare guadagnare meno).
Ecco perch? siamo certi che i 40 milioni intavolati sono una buona base di partenza.
Preferirei che fossero imprenditori locali, ognuno con le sue attivit?, che utilizzino il Bari Calcio come passione (prima di tutto bisogna amare il gioco del calcio ed essere felici di raggiungere qualche obiettivo), perch? fare SISTEMA, credere in tanti nella propria terra, ricca di storia, di cultura, di turismo e di possibilit? ? un sano modo di vivere da imprenditori.
Ma se venisse qualcuno da fuori capace di fiutare il business e le possibilit? inespresse della nostra terra, sar? il benvenuto come lo sono sempre i forestieri? S. Nicola ne sa qualche cosa.
Della serie i Matarrese potrebbero risolvere la propriet? dello Stadio ed investire nel complesso, aprire ai De Gennaro e fare un aumento di capitale per accettare altri soci, aprire ad un azionariato popolare per ?avere soldi freschi di tifosi azionisti?
. Tutto ci? per comprare tre giocatori uno per ruolo da serie A (difensore, centrocampista e attaccante) che siano la colonna portante di una squadra competitiva. Perch? con i prestiti e la bravura di un procuratore si pu? galleggiare in serie A, ma per ritornare ai fasti di Carrera, Maiellaro e Joao Paulo e dei Bari che facevano divertire ci vuole qualche professionista (affermato) capace di far sognare i tanti tifosi biancorossi. Se non ne hanno voglia o non sono questi i loro obiettivi meglio che lascino? perch? dall?altra parte ci sono tifosi sempre speranzosi di vedere qualcosa di nuovo e vincente.

Raimondo Cucciolla
 




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