Eh, perché lo facciamo?
Una domanda non poco impegnativa. Perché Leonardo ha dipinto
la Gioconda, o Ed Wood fatto "Monster from other space",
o Gaugain prese a dipingere gli indigeni Haitiani o Lucio Fulci
ha fatto "Non si sevizia così un paperino".
Non c'è un perché, per amore dell'arte forse. Ma
che cos'è l'arte?
Andy Warhol ha dimostrato che, al giorno d'oggi, qualsiasi cosa
può essere un'opera d'arte, e che ognuno ha diritto a cinque
minuti di celebrità.
Quindi non esiste più, ammesso che sia mai esistito, il
concetto di creazione artistica, come lo intendevano i nostri
antenati. Anche perché, nel medioevo, o giù di lì,
gli artisti non firmavano le loro opere, il più delle volte,
essi stessi conducevano una vita al limite dell'ascetismo che
li teneva fuori dal mondo. Ma bisogna anche dire che all'epoca,
il sentimento religioso era molto più sentito; adesso è
stato sostituito dalla religione dei soldi e del successo, ma,
in realtà, se vi date un'occhiata intorno, senza mettervi
veli davanti agli occhi, vi rendete conto che la situazione non
è poi cambiata molto.
L'uomo continua ad avere bisogno del simulacro della religione,
così come di quello dell'arte.
Ma vi prego, fate un altro piccolo sforzo, continuate a seguirmi
nel mio ragionamento. Alla fine cosa sostituiscono/costituiscono
questi due simulacri, proiezioni della nostra coscienza, se non
la più grossa delle esigenze umane, dopo quelle fisiologiche:
il bisogno di comunicare, troppo spesso stravolto o falsato dai
limiti imposti dal nostro poco comunicativo modo di vivere.
Ecco, fondamentalmente, il pippotto che vi siete appena sorbiti,
voleva enfatizzare il ruolo che vorremmo rivestire all'interno
del mondo produttivo ed artistico, quello della comunicazione.
Quante agenzie, oggi, pretendono di fare comunicazione?
Tutte le aziende hanno il loro settore comunicazione di impresa,
comunicazione del personale, comunicazione di licenziamento del
padrone al dipendente, come vuole il nostro nuovo governo, comunicazione
di qua, comunicazione di là.
Ma una comunicazione seria, divertente, e non seriosa, sono pochi
a sapervela dare.
CHI NON SA RIDERE NON È UNA PERSONA SERIA.
DR. FEELGOOD.